Beyoncé + Jay-Z = The Carters
In tour negli stadi americani ed europei, la coppia di platino Beyoncé e Jay-Z lancia anche un disco promozionale a nome di entrambi. The Carters non sono nuovi alle collaborazioni. Bonnie and Clyde e Drunk In Love ne sono due degli esempi più noti e riusciti. Tuttavia, un intero disco è una novità che non mancherà di scalare le classifiche.
Everything Is Love chiude la trilogia di Beyoncé e Jay-Z
Dal punto di vista musicale, Everything Is Love chiude idealmente la trilogia costituita da Lemonade di Beyoncé e da 4.44 di Jay-Z. Entrambi dischi intrisi della crisi coniugale evocata dal primo ed echeggiata dal secondo. Ora con il terzo capitolo capiamo che la pace è tornata ed è il caso di celebrare. Cosa che i coniugi Carter fanno nel corso delle otto tracce. Chiaro che sono miliardari, se riescono a trasformare in oro anche un quasi-divorzio.
Beyoncé stella assoluta di Everything Is Love
Ma veniamo alla musica. Certamente Jay-Z è il business-man più dotato che il rap abbia prodotto, ma sulla scena la stella principale è Beyoncé. Il che si vede anche in questo Everything Is Love, dov’è lei la prima protagonista. In grado di cantare così come di sfoderare parti di rap invidiabile. Si ascolti il singolo Apeshit, dove su un beat che occhieggia alla trap, Beyoncé si fa accompagnare proprio da Offset e Quavo dei Migos. Il video vede i due Carters al Louvre (vero) stagliarsi fra le opere d’arte: basta guardare per capire lo statement.
Ma Jay-Z non sfigura
Se Beyoncé domina la scena, Jay-Z accompagna bene. In 713 ci ricorda (riprendendolo) che il classico Still D.R.E. l’ha scritto lui, tanto per intendersi. A parte sottolineare che ora il matrimonio va bene, Everything Is Love è sostanzialmente una celebrazione della fortuna accumulata da entrambi: miserabilisti astenersi. Ma c’è anche altro, come nella bella ballata Friends.
Everything Is Love e la nuova estetica del pop
In conclusione, Everything Is Love non aggiunge niente di nuovo al canone dell’hip-hop. Oppure a quello dei due. Allo stesso tempo è un disco perfetto. Non un momento stanca o suona superfluo. Impiega ogni trucco per suonare contemporaneo: per esempio Jay-Z aveva scelto per 4.44 una produzione volutamente vintage (che qui torna in Black Effect), mentre Everything Is Love strizza l’occhio all’r&b e alla trap. Visto il mercato attuale, è il disco pop per eccellenza. Hip-hop-pop, se volete, ma oggi non c’è altra strada. Al di là della storia matrimoniale dei coniugi Carters, l’importanza di Everything Is Love sta nel presentare questo come un dato di fatto incontrovertibile.
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