Black Country New Road – For the First Time

Sorpresa di inizio anno: Black Country New Road – For the First Time.

I Black Country New Road vedono la luce nel 2018 a Londra: dopo i primi singoli, spalmati nell’arco del 2020, l’esordio discografico For the First Time, per l’etichetta inglese Ninja Tune, li lancia sulle scene in maniera definitiva e, nonostante la giovane età, dimostrano di avere tutte le carte in regola per fare bene e stupire il pubblico. Senza dubbio sono la grande sorpresa di quest’anno, con sonorità sperimentali, a tratti post punk, mentre altrove il tiro nelle composizioni si avvicina al post-rock cantato stile anni ‘90. Infatti, le maggiori influenze li accostano a progetti enormi come gli Slint.

Black Country New Road – For the First Time
Ninja Tune – 2021

Nei 6 brani che compongono l’album troviamo un sound fresco e giovanile, che racconta storie interessanti cariche d’emozione. Il grande lavoro viene messo subito in mostra nei primi due singoli pubblicati sotto il duro periodo che la musica underground sta attraversando e sono una boccata d’aria nuova, godibile e con uno studio accurato fino ai minimi dettagli.

Si apre con Instrumental e viene subito fuori la tecnica

L’apertura strumentale è una danza tribale, sognante e fuori dal tempo dal titolo appunto di Instrumental. Qui il collettivo dà libero sfogo al suo tiro incredibile, con una tecnica strumentale notevole. Gli innumerevoli cambi all’interno della traccia la trasformano in un sogno caldo e surreale. Nel groove di basso il ritmo ripetitivo si incastra con la batteria pazzesca dal mood punk, mentre il sassofono segue un giro folle, esplodendo nella parte centrale. Grande apertura inaspettata e di notevole bellezza. A seguire uno dei primi singoli Athens, France svela la magia della voce ipnotica che si incontra con gli intervalli distopici delle due chitarre. Il brano immerge l’ascoltatore in un mondo abbandonato nel fondo di un oceano assumendo delle tinte post rock ondeggianti. Science of Fear è il racconto di un appuntamento grottesco, l’incontro con la parte nascosta e infantile di ognuno di noi. Il noise prende il suo spazio con l’effettistica rumorosa e d’impatto. Anche qui si nota la grande sicurezza che la band ha durante i brani molto lunghi e sperimentali, cercando sempre qualche spunto dal passato. La cavalcata si divide in due, caricando la monotona linea vocale con urla di sofferenza, mentre il sassofono segue il suo timbro malato quasi fusion. La chicca interessante e l’aggiunta della tastiera ovattata di May Kershaw.

Le influenze del passato in Black Country New Road – For the First Time

Sunglasses è una tempesta di suoni, il rumore di fondo geniale apre sull’arpeggio delicato, una buona dose di shoegaze è evidente. Nella qualità vocale di Isaac Wood c’è un legame diretto con la sua cultura musicale. Il brano si presenta molto complicata all’ascolto, sembra di trovarsi davanti alle follie sonore di Fugazi e Sonic Youth. A mio parere è una delle composizioni migliori di tutto il lavoro, per qualità e padronanza delle tecniche utilizzate. Troviamo anche un videoclip suggestivo, dove vengono inseriti ritagli di vita vissuta.

 

Nelle note di Track  X i cori angelici avvolgono il sassofono, sempre presente, e seguono la linea vocale malinconica per rilassare il sound. Il tutto si collega al finale in grande stile di Opus che chiude il cerchio iniziato a ritmi elevati. Qui torna il discorso dell’inizio, con i continui cambi di rotta e le bordate sonore dal gusto vintage. For the First Time è un disco ben fatto, che scorre in maniera dolce come un flusso infinito di emozioni cariche di speranza, le strutture si cullano su una linea sottile e fragile. Ci aspettiamo grandi cose da questa band inglese, ma già su questa produzione meritano i pieni voti senza troppi giri di parole.

Black Country New Road – For the First Time
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Musicista abruzzese da diversi anni, e bassista sperimentale, appassionato di musica, cinema e tutto quello che è arte. Scrive per Interstella Magazine e Impatto Sonoro.

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