La strana storia dei Cousteaux.

Ah, ci sono ritorni e ritorni. I Cousteau prima maniera già avevano fatto una roba strana facendo uscire il primo album per una etichetta indie. Poi, siccome aveva avuto successo, lo avevano praticamente reinciso tutto per una major e questo dovrebbe, almeno a mio parere, già essere un segnale… Perché mai una band dovrebbe essere così poco convinta dei propri suoni primipari?
Davey Ray Moor e Liam McKahey
Poi c’è stato un secondo album, più debole, solite storie di dissidi interni, tant’è che Davey Ray Moor, principale artefice del suono casamadre, si rompe i maroni e finisce con il collaborare con la nostra Cristina Donà lasciando al tenebratile cantore Liam McKahey il compito di portare avanti il discorso. E pure qui, la band, incide Nova Scotia e negli States, ma solo li, l’album esce a nome Moreau…
Poi, a parte un dimenticabile album solita di McKahey che, ricordiamo, con quella voce potrebbe si cantare anche il famigerato elenco del telefono, però se trovasse pure autori che gli scrivessero grandi songs visto che lui pare non esserne capace, il silenzio è calato senza che nessuno si strappasse le vesti.
Cousteaux con una x in più
Comunque eccoci qui a parlare del ritorno dei due sopracitati che aggiungendo una X al brand iniziale se ne tornano a cantar/parlar con l’idioma che tanto li contraddistinse nei bei tempi.
Album idiosincrasico, atemporale, sospeso come in una boule de neige tra il voler rievocare e lo spingersi un passo avanti, Cousteaux si lascia ascoltare e, talvolta, anche sentire. Innegabilmente, ribadisco, McKahey ha una voce impressionante ma, come già in passato, da sola non basta. E neppure i moods reiterati o le orchestrazioni bondiane bastano a sollevare quella patina narcotica che ammanta tutto il nuovo lavoro. Classico esempio di quelle bands che hai amato spassionatamente e che speri sempre ti facciano rivivere anche solo un minuto di un passato che invece meglio è se resta tale…. E concludo sperando che la X aggiunta non abbia a che vedere con nessun fattore…sarebbe veramente troppo… Comunque a qualcuno piacerà parecchio, a me meno.
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