Gabriels – Angels & Queens

In occasione di una nuova edizione ampliata, recuperiamo la musica dei Gabriels: Angels & Queens.

Uscita un paio di mesi fa, questa versione Deluxe del clamoroso esordio degli Gabriels, Angels & Queens (Atlas Artist) già uscito l’anno scorso in una pt.1 e pt. 2, così tanto per semplificare le cose, conferma e arricchisce l’ottima impressione subito suscitata da questo bizzarro trio.

Vero e proprio progetto artistico, nato a Compton nell’area di Los Angeles (luogo non indifferente per la musica nera), il trio è formato dal prodigioso cantante nero Jacob Lusk (stella passata anche dal mondo dei talent, che quindi forse ogni tanto ci azzeccano) a cui si affiancano i bianchissimi Ryan Hope (tastierista, nonché regista video di Sunderland, Regno Unito) e Ari Balouzian (musicista e compositore californiano con un’educazione musicale di stampo classico).

La proposta del trio

Trio bizzarro, dicevamo, ma che grazie a questo ecclettismo di base, ci offre una miscela originale che riesce a mischiare al soul e gospel più classico portati in dote dal cantante, inserti elettronici, ambient e orchestrazioni di stampo cinematografico che rendono la proposta sicuramente nuova e soprattutto, questa è l’impressione, con un possibile radioso futuro davanti a sé.

Il disco d’esordio dei Gabriels contenuto nella prima parte dell’edizione deluxe di Angels & Queens, come detto aveva già suscitato scalpore all’epoca della sua uscita e riascoltarlo adesso a distanza di un anno conferma lo spessore e l’originalità di alcuni pezzi che spiccano e lasciano il segno.

L’orchestra bluesy dell’iniziale Offering che supporta un gospel travolgente, la notturna sofferenza di Taboo (dove Lusk mostra una dei suoi tratti distintivi, ovvero la capacità di passare dal registro basso al falsetto più ispirato in, è il caso di dirlo vista l’evidente formazione di canto da chiesa del nostro, un amen), la dance di Remember Me, il crescendo incalzante di Glory, gli archi insistenti di Great Wind.

Il talento di Jakob Lusk eleva la proposta dei Gabriels

Su tutto spicca ovviamente la voce e il talento di Lusk, vero e proprio fenomeno, capace di stringerti in un caldo abbraccio soul, di innalzarti alle volte celesti con il i suoi inni gospel e di leggerti dentro l’anima con un disperato canto blues. Provate a vedere il video in cui duetta con il pianista e presentatore britannico Jools Holland, nel corso della strabiliante apparizione del gruppo al suo programma, in una versione di Lord Don’t Move the Mountain che lascia letteralmente a bocca aperta.

Questa Deluxe Edition aggiunge a Angels & Queens un pugno di versioni alternativi, remix e, soprattutto di performance live tratte dalla luccicante esibizione dei Gabriels al festival di Glastonbury 2022, dove Lusk domò la folla con una maestria da vecchio e consumato artista, trasformando il prato della campagna inglese in una chiesta battista del sud degli Stati Uniti.

Disco quindi notevole e versione deluxe che per una volta, arricchisce sul serio il già ottimo disco originale. Ne sentiremo riparlare di questi Gabriels; per ora godiamoci questo gioiellino.

Gabriels – Angels & Queens
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Classe 1965, bolzanino di nascita, vive a Firenze dal 1985; è convinto che la migliore occupazione per l’uomo sia comprare ed ascoltare dischi; ritiene che Rolling Stones, Frank Zappa, Steely Dan, Miles Davis, Charlie Mingus e Thelonious Monk siano comunque ragioni sufficienti per vivere.

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