Un anniversario importante da celebrare: George Harrison – All Things Must Pass.
Cinquant’anni sono volati via dalla pubblicazione di All Things Must Pass e venti ne son passati da quando George Harrison non c’è più. Era il momento giusto per pubblicare il remix di questo capolavoro.
Al momento della sua pubblicazione, il 1970, fu accolto con grandissimo entusiasmo dalla critica e dal pubblico e fu una scoperta per moltissimi che ancora erano scettici del talento e della creatività musicale del più appartato e silenzioso dei Beatles (“Parlo se devo dire qualcosa, altrimenti sto zitto”). E il triplo album, con la sua sontuosa confezione, oscurò il primo album solista di McCartney, pubblicato solo qualche mese prima; il primo “solo” di Lennon sarebbe arrivato qualche mese dopo; fra l’altro è un lavoro che oltre alle atmosfere beatlesiane, si apre a varie influenze, da quelle di Bob Dylan a quelle di Delaney & Bonnie, al funky, al soul.
Per molti George Harrison — All Things Must Pass fu una scoperta
Il triplo album conteneva canzoni scritte quando ancora i Beatles erano in vita (circa 1966-’67) ma che erano state messe da parte dal duo Lennon-McCartney e questo, a parte altre questioni caratteriali, spinse George a considerare l’idea di abbandonare il gruppo. Quando Paul rese pubblica la rottura dei quattro, il progetto di un album di George iniziò a prendere corpo con l’aiuto di un gran numero di “amici”: Ringo Starr, Eric Clapton, Gary Wright, Billy Preston, Klaus Voormann, Alan White, John Barham, i Badfinger e Pete Drake.
Una revisione necessaria
Fra l’inizio del 1969 e i primi mesi del ’70 avvero le registrazioni e tutto il lavoro della produzione, opera alla quale diede una sua profonda (purtroppo) impronta Phil Spector. George non è mai stato soddisfatto del prodotto finale e quasi da subito accarezzò l’idea di riprendere tutti i brani per rivederli: l’idea venne continuamente rimandata, sino al 2001. George ebbe poco tempo per completarla e, per il cinquantesimo anniversario della sua pubblicazione, il figlio Dhani ha deciso di terminare quel progetto.
https://youtu.be/NvoEtEx95tk
Cinque cd, due libretti che illustrano il lavoro dalla sua prima registrazione sino all’ultimo tocco, e, soprattutto 70 canzoni che comprendono il remix dell’album e varie prove di studio e di prime registrazioni con la sola voce e chitarra di George. Una miniera per chi ama le prove di studio che svelano la forma più grezza di quelle canzoni che non mostrano assolutamente il segno dei tempi.
Be the first to leave a review.