Il luminosissimo crepuscolo artistico di David Crosby.
Gran finale di carriera per David Crosby; quattro album in cinque anni, e tutti di gran pregio. For Free (Three Blind Mice/ BMG) ha il difficile compito di seguire Lighthouse, Sky Trails e il fondamentale Here If You Listen. Quest’ultimo, per la verità, era attribuito anche ai compagni di strada, Michael League, Michelle Willis e Becca Stevens (le ultime due presenti anche qui), mentre ora Crosby torna titolare unico. In ogni caso neppure qui mancano importanti collaboratori: su tutti le voci importanti di Michael McDonald e Sarah Jarosz. Poi due pesanti presenze-assenze: Donald Fagen, che firma con Crosby Rodriguez For A Night, e Brian Wilson, che si limita a introdurre un brano con il suo nobile “one, two, three!”. Inoltre ci sono alcuni dei musicisti preferiti dal Crosby contemporaneo, come i due Steve, ovvero il fiatista Tavaglione e il batterista Di Stanislao.
For Free: soft-rock ma di classe
Niente chitarra acustica per Crosby, a causa di un’artrite che lo limita da qualche anno. Poco male, visto che il disco è incentrato su di un soft-rock raffinato con parecchi debiti verso il suono degli Steely Dan. La voce, invece, è chiara come non mai, e spesso viaggia in compagnia per creare le consuete armonie. La sostanziale uniformità (di alto livello) del disco è rotta in diversi punti, come nel brano iniziale, River Rise, roboante duetto con Michael McDonald, una seconda volta quando Crosby rilegge, con la Jarosz, la For Free di Joni Mitchell (di recente ripresa anche da Lana Del Rey), e infine con il colpo al cuore di I Won’t Stay For Long , ovvero “Non resterò qui a lungo”. Quest’ultimo brano tratta in modo piuttosto delicato della mortalità, ma non è stato scritto da Crosby, come ci si immaginerebbe, bensì da James Raymond, il figlio ritrovato e produttore.
La copertina di For Free, ovvero David Crosby by Joan Baez
For Free è forse un disco transitorio, persino facile, ma destinato a crescere con gli ascolti. Bella anche la copertina, un ritratto del cantautore uscito dalle mani di una Joan Baez anche pittrice. Un’opera che meriterebbe la visibilità dei 30 x 30 cm. di un bel long playing.
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