Iron & Wine - Light Verse

Sam Beam, in arte Iron & Wine, pubblica l’eccellente Light Verse.

Il nuovo disco di Iron & Wine, creatura che si identifica pienamente con il cantautore americano Sam Beam, si chiama Light Verse, ed esce per Sub Pop records mentre si avvicina un compleanno importante, quello dei cinquant’anni. Dal precedente disco ‘’normale”, l’ottimo Beast Epic, sono trascorsi sette anni, non di solo riposo. Nel mezzo sono usciti Years To Burn, discreta reunion con i Calexico, la colonna sonora del documentario autocelebrativo Who Can See Forever e altre cosine piuttosto interessanti, come Archive Series, Vol. no. 5: Tallahassee Recordings.

Il disco della maturità

Per festeggiare la maturità, e i fili bianchi della barba, in questo disco appare anche un’ampia orchestra, che dona un suono assai ricco a quattro canzoni (su dieci). Se nei testi scorre un po’ di amarezza e di disincanto, questa nuova raccolta si fa apprezzare per una felice vena melodica e qualche soluzione particolarmente indovinata. Sorprendono i fiati arabeggianti di Anyone’s Game e il mini quadretto di Yellow Jacket, dove si fondono varie anime: un tocco di Crosby, un alito appena del miglior Beck e un finale beatlesiano (tutto entro i tre minuti e mezzo!).

I momenti migliori di Iron & Wine – Light Verse

Aiutato dalla voce sensuale di Fiona Apple, in All In Good Time, il cantautore offre una delle sue migliori performance, un brano che entra in testa fin dal primo ascolto. Analizzando il disco con calma, sale in classifica un brano apparentemente sonnacchioso, Taken By Surprise. Un vago, ammaliante bolero, che culla e trasporta in un luogo esotico, fosse pure il South Carolina da cui proviene Beam… Light Verse (è un disco cui non si può chiedere di più, con un finale in crescendo. L’ultimo brano, Angels Go Home (complimenti a chi ha deciso di metterlo lì in fondo) congeda l’ascoltatore, e gli angeli, con una performance delicata, dominata dal contrasto tra il massiccio arrangiamento orchestrale e la strumentazione minimale. Ferro e vino, come al solito, ma dei migliori…

Iron & Wine - Light Verse
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Recensore di periferia. Istigato da un juke-box nel bar di famiglia, si cala nel mondo della musica a peso morto. Ma decide di scriverne  solo da grande, convinto da metaforici e amichevoli calci nel culo.

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