Iron & Wine -Archive Series Vol. 5Sub Pop - 2021

Tallahassee Recordings: il primo vero disco di Iron & Wine quando era ancora Sam Beam.

Iron & Wine -Archive Series Vol. 5
Sub Pop – 2021

 

Con questo disco si viaggia nel tempo, quando Sam Beam usava ancora il suo nome e cognome anziché la sigla  Iron  & Wine. Tallahassee Recordings è (o lo diventa ora)  il suo primo disco, ideato nel 1999 con la complicità di un amico studente. Nonostante la priorità dei due fosse partecipare a un corso per registi, il compagno di studi possedeva un  prezioso  registratore a bobine che immortalò queste registrazioni. Il disco recuperato  esce in una collana  di pubblicazioni d’archivio che arricchiscono, periodicamente, la già discreta discografia  di Iron & Wine. Ne fanno parte altri quattro  volumi di alterno valore,  mentre Tallahassee è un progetto a sé stante,  più che una raccolta di brani sparsi.

La qualità spartana delle Tallahassee Recordings

 

Gli undici brani sono rimasti in cantina a lungo, ma le registrazioni  recuperate sono di grande interesse e di buona qualità, veri e propri “basement tapes” del barbuto cantautore. Si tratta di materiale acerbo, come a dire: “buona la prima” o “dai che è tardi”, ma con giudizio e lungimiranza. Le canzoni sono appena segnate da piccole imprecisioni, scricchiolii e finali brutali. Tuttavia, in molti episodi c’è addirittura più respiro e strumentazione rispetto all’austero esordio di The Creek That Drank The Cradle, che uscirà ben tre anni dopo. Lo stile di Sam Beam è però già ben definito: il cantare sussurrato, al limite dell’incostanza (o dello scazzo) è già in nuce,  così come i temi vagamente depressivi tipici  del nuovo folk di quegli anni.

Un Iron & Wine all’inizio del suo percorso artistico

Ciò che ascoltiamo è comunque piuttosto  diverso dalle ultime uscite discografiche di Beam, che sembra aver trovato una maggior serenità con  il leggiadro Beast Epic del 2017 e ancor più con  il recente Years To Burn, il disco  prodotto con i Calexico. Ma questo fermo immagine di vent’anni fa riluce di un’ingenuità invidiabile e contagiosa che magari  ha spinto Sam Beam a renderla disponibile ai suoi nuovi e vecchi estimatori, mettendosi coraggiosamente a nudo.

Recensione: Iron & Wine  - Archive Series Vol. no. 5 Tallahassee Recordings
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Recensore di periferia. Istigato da un juke-box nel bar di famiglia, si cala nel mondo della musica a peso morto. Ma decide di scriverne  solo da grande, convinto da metaforici e amichevoli calci nel culo.

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