Chansons D’Ennui Tip-Top: Jarvis Cocker canta in francese!
Chi abbia bene in mente sia la musica di Jarvis Cocker (con i Pulp, da solo o come Jarv Is) sia la canzone francese degli anni d’oro avrà subito chiaro quale sia il campo d’azione di Chansons D’Ennui Tip-Top (ABKCO Records). Ovvero centralità della melodia, sentimentalismo sexy, intellettualità pop e, ovviamente, l’ennui del titolo. Sembra facile, ma tra il dire e il fare ci sta di mezzo, in questo caso, la Manica. Tuttavia Cocker non fa l’inglese (di Sheffield) a Parigi: s’impegna a cantare in francese tutte e 12 le canzoni dell’album (*), si affida come insegnante di dizione alla veterana indie-rock Laetitia Sadier ed evita l’impegnativa triade dei sommi maestri Brel-Brassens-Ferré preferendo un repertorio a lui più affine tra il roboante e il nostalgico con qualche guizzo ritmico e un occhio distrattamente rivolto alle classifiche. Classifiche che sono quelle francesi dell’epoca, ma anche quelle internazionali odierne, giacché l’album esce come progetto parallelo a un film importante quale The French Dispatch di Wes Anderson, con cui condivide peraltro solo il brano Aline. Anche se pare che lo stesso Anderson abbia dato una mano per la scelta dei titoli in scaletta.
Chansons D’Ennui Tip-Top: presupposti ed esiti
Il risultato di tanta applicazione è senza sorprese in positivo o in negativo. In una dimensione abbastanza massimalista per suoni ed emozioni il nostro si trova certamente bene, tuttavia evita di calcare ulteriormente la mano (ricordate I Spy del Pulp?) facendo prevalere rispetto, e forse anche amore, per la materia affrontata. Si può anzi dire che il disco, molto gradevole in sé e per sé, funziona ancora meglio come compendio, come invito a confrontare le versioni qui proposte con gli originali.
Vale la pena farlo non tanto per giocare a “questa è migliore, questa è peggiore”, piuttosto per intraprendere un viaggio – a bordo dell’inevitabile 2CV – in una Francia favolosa e indimenticata in compagnia di uno spilungone dai grandi occhiali che sogna di fare il seducente con Dalida, Françoise Hardy, Marie Laforêt, Brigitte Bardot (magari vestita da astronauta assira come nel video di Contact!) o di bersi un bicchiere in un bistrot con Dutronc, Cristophe, Serge Gainsbourg, Nino Ferrer. È un viaggio in cui prevalgono i giorni nuvolosi (Il pleut sur la gare, meno trattenuta rispetto a quella della geniale Brigitte Fontaine), i notturni struggenti (Dans Ma Chambre, Aline) e le meditazioni autunnali (Mon Ami [sic] la Rose**) mentre rari sono gli sprazzi di sole ye-ye (Contact, Le Gens Sont Fou, Les Temps Sont Flou).
Jarvis Cocker dopo Alberto Lupo e Alain Delon…
Le canzoni sono poco note da noi (anche se Aline fu cantata da Cristophe nella nostra lingua), fatta eccezione per una che, anzi, in Italia è nata. Parliamo di Paroles, Paroles, ovvero Parole Parole, scritta nel 1972 da Leo Chiosso, Gianni Ferrio e Giancarlo Del Re e interpretata con grande successo da Alberto Lupo e Mina. La canzone-dialogo si trasferisce quasi subito oltralpe per conoscere risultati commerciali altrettanto trionfali grazie ad Alain Delon e Dalida (***). Nell’edizione 2021 Laetitia Sadier si mantiene nel solco ironico di Mina e Dalida, mentre Cocker proprio non riesce a calarsi nello smoking da bellimbusto del personaggio maschile e si limita a parlottare in secondo piano. In effetti Alberto e Alain erano sex-symbol roboanti mentre lui, insomma…
Certo, Chansons D’Ennui Tip-Top poteva essere più coraggioso oppure più spettacolare, eppure come “disco d’affezione” è quasi di sicuro il migliore del 2021.
(*) Gli inglesi che sino a oggi hanno affrontato la canzone francese – ad esempio Scott Walker e Marc Almond – lo hanno di norma fatto con i testi tradotti nella loro lingua.
(**) Il titolo corretto è Mon Amie La Rose. Oltre alla versione originale cantata da Françoise Hardy, notevole è quella in chiave sud-mediterranea di Natasha Atlas.
(***) Nel 1998 il pezzo sarà ‘protagonista’ del film On Connait la Chanson di Alain Resnais, non a caso uscito in Italia con il titolo Parole, Parole, Parole…
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