Atteso ritorno per Jazmine Sullivan: Heaux Tales.
Torna la bella voce di Jazmine Sullivan al suo quarto disco con Heaux Tales. Una carriera non troppo prolifica la sua, con lunghi anni che intervallano la pubblicazione dei suoi dischi. Il precedente Reality Show era uscito nel 2015 a cinque anni da Love Me Back, e dunque il nuovo vede la luce dopo quasi sei di assenza dalle scene, almeno come protagonista, dal momento che nel frattempo ha scritto e interpretato per altri.

Reality Show era veramente un gran bel disco, anche a risentirlo adesso è invecchiato davvero bene con un miscuglio di influenze e di stili amalgamati alla perfezione. Cominciamo col dire che Heaux Tales è decisamente più uniforme e intimo: Jazmine Sullivan ha avuto problemi familiari e forse affettivi, che si riflettono nello spessore di questa nuova prova. C’è meno hip-hop e meno pop, lo stile torna all’r’n’b e al gospel, insomma a generi più tradizionali che la voce di Jazmine Sullivan padroneggia senza difficoltà.
Un singolo lento e rappresentativo del mood di Heaux Tales
Lo si vede bene dalla scelta del singolo, Love One, una ballata lenta e atmosferica, prevalentemente acustica e senza ritmica. Il disco, già primariamente orientato verso ritmi lenti o medi, risente in modo non positivo di qualche pausa di troppo, con brevi parlati disseminati ovunque senza un reale contatto con i brani, almeno musicalmente. Hanno semmai un significato di concerto sotto il profilo narrativo che, al pari delle canzoni, spazia fra amore romantico, libertà sessuale, autostima, convenzioni sociali, e la possibilità di conciliare poli apparentemente opposti.
Ci sono featurings di Anderson .Paak, Ari Lennox, H.E.R. ad accompagnare Jazmine Sullivan, e sono tutti abbastanza riusciti, anche se non essenziali. Ci sono anche momenti che ravvivano musicalmente il disco, come la bella Pick Up Your Feelings, la più simile allo spirito di Reality Show, e On It fra le ballate. Però nell’insieme rispetto al precedente questo Heaux Tales, pur rispettabilissimo, mi pare un passo indietro nella carriera di Jazmine Sullivan.
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