Fever Dreams Pts 1-4: un progetto ad ampio respiro per Johnny Marr
Johnny Marr ha da tempo smesso di vivere all’ombra di un passato artistico immenso, ma tristemente sepolto in vortice di polemiche e incomprensioni che vanno ben oltre l’aspetto musicale. Il suo ex partner artistico, ormai caduto in un vortice di prese di posizioni socio-politiche a dir poco indifendibili, gli ha intimato di non nominarlo nelle interviste e Johnny si attiene a queste perentorie disposizioni (magari senza troppo fatica). Noi evitiamo di attenerci a questo diktat perché, in fondo, è difficile rimuovere i ricordi. Morrissey/Moz è un cantante sopraffino, ha scritto testi memorabili e insieme a Johnny ha lavorato per oltre sei anni, dando vita a una band iconica come gli Smiths.
Il presente di Johnny Marr è ormai lontanissimo dagli Smiths
Certo, tutto questo appartiene al passato e non resta che prenderne atto. Il presente, invece, offre a Johnny Marr nuovi, interessanti sviluppi artistici. Del resto, la carriera solistica dello straordinario chitarrista di Manchester, uno dei più ricchi di talento della sua generazione, è ormai avviata da quasi un decennio. Dopo il notevole successo di Call The Comet, Johnny Marr realizza Fever Dreams Pts 1-4, (BMG) un album doppio, idealmente suddiviso in quattro parti. Troppo alto il rischio di disomogeneità in questa scelta? Forse, ma il lavoro non risulta eccessivamente frammentario. Piuttosto, dà l’impressione di una lunga escursione in sedici tappe tra le pietre miliari del sound britannico (e non) degli ultimi decenni e la collaborazione con la bassista dei Primal Scream Simone Marie ne è la testimonianza. Per lo più il percorso procede con innegabile sicurezza e solo a volte tende ad arrancare.
La musica di Fever Dreams Pts 1-4
L’apertura del lavoro è affidata all’incandescente Spirit of The Night (primo singolo pubblicato in attesa dell’uscita ufficiale dell’album). Chitarra ai massimi livelli e sonorità degne di chi la storia della musica inglese, non solo la conosce alla perfezione, ma ha contribuito a scriverla. La cavalcata nel post punk e nelle vibranti atmosfere elettro-pop prosegue con Receiver e non si placa con Night and Day e Counter the Clock, entrambe dotate di un’energia inquieta e avvincente. Non mancano, infine, brani intimistici come Human che contengono tracce di malinconica introspezione. Non c’è enfasi innovativa, in quest’album colmo di richiami al brit-pop e attraversato da profonde venature elettroniche. E non manca qualche sporadico richiamo al glorioso passato degli Smiths. Certo, Johnny Marr non può competere col suo antico “partner in crime” in quanto a vocalità e vis poetica, ma Fever Dream Pts 1-4 dimostra una volta di più che il suo talento musicale era e resta indiscutibile.
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