Laibach - Love Is Still Alive

Love Is Still Alive: il poliedrico genio dei Laibach non si smentisce mai

I Laibach hanno un posto specialissimo nelle mie viscere da anni e anni e anni. Ho sempre trovato qualcosa nei loro lavori di paragonabile a poche cose, hanno anticipato la body music, ispirato i Rammstein, suonato in Nord Corea tutto The Sound Of Music (il nostro Tutti Insieme Appassionatamente e non so se lì han colto l’ironia di una storia con i nazi in sottofondo) e hanno realizzato l’opera teatrale Wir Sind Das Volk degna di Brecht. Insomma provocatori da sempre, incompresi da molti, my cup of tea. Molti li ricordano ancora per il cover albun Let It Be, con tutte le songs dell’album beatlesiano ma siamo ormai distanti anni luce…

L’ultima (ma nel frattempo è uscito anche un album, Sketches From The Red District che ancor non ha raggiunto il mio ascolto) emissione per la-sempre-ce-la-conservi Mute è questo EP , Love Is Still Alive, che in realtà dura ben 37 minuti e che sorprenderà , come sempre, chi si approccerà all’ascolto.

Love Is Still Alive: otto stesure con otto sottotitoli

La canzone Love is Still Alive proviene dalla soundtrack di Iron Sky: The Coming Race (cercatelo, così come il primo, sempre con loro soundtrack), pellicola folle e iconoclasta molto vicina a parte della loro estetica (…e cercate anche Mad Heidi appena uscito!), ma il trattamento riservato alla song procede per mirate deviazioni, si parte con la versione “normale” molto debitrice a Lee Hazlewood (Moon, Euphoria è il primo dei sottotitoli usati da cui li inserisco nelle parentesi) , si prosegue con la medesima strumentale infarcita di siderali sferzate (Venus, Libidine), e poi un bel mashup ELO/Air (Mercury, Dopamine) a colpi di vocoder. In (Neptune, Oxytocin) si affacciano addirittura i Suicide e i Neu!, pura vapour wave è invece gassata in (Uranus, Proctalyn) ed evocatrice di suggestioni industrial noir ’50 si presenta (Saturn, Insomnia). Andiamo verso la rarefazione pura con (Jupiter, Tristitia) ambient oscurissima a tratti badalamentiana e concludiamo con (Mars, Disphoria) dove soffusi tratti percussivi memori del loro passato marziale accompagnano lo spoken della song che da il titolo all’intero EP.

I sottotesti dei Laibach

Ah, contemporaneamente  è anche uscita una loro cover di The Future di Cohen che, ovviamente, caldeggio all’ascolto, sottolineando che nella loro riproposizione di brani altrui si evinca sempre un sottotesto politico che dovrebbe indurre a riflessioni e non meri omaggi; si ascolti , su tutti, Nato composto solo di cover belliche (ma guarda un po’).

Si sarà compreso che il sottoscritto ne è innamorato perso: lunga vita alla Neue Slovenische Kunst.

Laibach - Love Is Still Alive
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Collaboratore per testate storiche (Rockerilla, Rumore, Blow Up) è detestato dai musicisti che recensisce e dai critici che non sono d'accordo con lui e che , invece, i musicisti adorano.

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