Lathe Of Heaven

L’esordio dei newyorkesi Lathe Of Heaven si intitola Bounded By Naked Sky.

Bounded Of Naked Sky è l’album di esordio per la nuova promessa del punk (o post-punk) newyorkese Lathe Of Heaven. Con un nome preso a prestito dal titolo del romanzo di fantascienza della scrittrice Ursula K. Le Guin (La Falce Del Cielo, 1971), la band in questione si presenta con tutte le carte in regola per mettere a segno un’operazione dalle tinte vintage che rispetta in pieno i canoni dettati dalla scena musicale degli stra-abusati anni ’80. Bounded Of Naked Sky è un sussidiario che include tutto ciò che punk, new wave, dark, synth-pop e industrial hanno prodotto nell’epoca d’oro e che oggi farà felici gli estimatori di un genere determinato a non mollare la presa.

Una nuova realtà post-punk e dintorni

I Lathe Of Heaven si aggiungono quindi alla folta schiera di nomi che cavalca un’onda lunga con alterni successi. Negli ultimi anni abbiamo visto nascere, e crescere, band che partendo dalla confort zone del “post-laqualunque” hanno saputo evolversi e creare e aggiungere un qualcosa di piu interessante e contemporaneo all’ambito di partenza. Fountaines D.C., Viagra Boys, Squid, per fare qualche nome, sono oggi realtà con identità proprie, decise a lasciare un segno con plauso di pubblico e critica. Altri hanno provato a inserirsi con scarso successo limitandosi a produrre lavori dal risultato inutile apparendo quindi come figuranti in una schiera di cover band senza futuro. Quando si parla di “fantastici eighties” il rischio del “già sentito” è sempre dietro l’angolo e la simulazione  uno dei pericoli maggiori.

I Lathe Of Heaven dove si collocano?

Presto per dirlo. Al momento il quartetto di New York ha dato prova di saper interpretare un genere. Bounded Of Naked Sky (Sacred Bones) è un disco compatto, ben arrangiato dove voce e strumenti sanno fare il loro mestiere. Tra le undici nuove tracce spiccano senz’altro i singoli Ekpyrosis e At Moment’s Edge, due brani dove un buon mix tra new wave e synth pop creano il giusto mood grazie a sonorità e linea melodica particolarmente abboccate.

Il resto dell’album lascia perplessi. Ci sono ottimi incipit,  che però non trovano uno sviluppo adeguato, o per lo meno senza una qualche soluzione che superi l’operazione vintage. Il tutto potrebbe essere una scelta dal momento che l’interpretazione filologica ha un suo seguito. I Lathe Of Heaven al momento non osano di piu, ma le basi per fare di meglio ci sono, quindi non ci resta che rimandarli alla prossima con una sufficienza che vuole essere stimolo e incoraggiamento. Chi scrive è di parte…

Lathe Of Heaven – Bounded By Naked Sky
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Ha suonato con band punk italiane ma il suo cuore batte per il pop, l’elettronica, la dance. Idolo dichiarato: David Byrne. Fra le nuove leve vince St. Vincent.

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