Liam Gallagher

Il terzo lavoro solista di Liam Gallagher si intitola C’Mon You Know.

Non ci si aspettava certo un capolavoro per il terzo lavoro solista di Liam Gallagher. E tuttavia il più giovane dei Gallagher fa di nuovo centro, dopo As You Were e Why Me? Why Not, e lo fa a suo modo. Continuando, com’è ovvio, a strizzare l’occhio al vecchio british sound, ma modificando in parte il proprio vocabolario musicale. E allora non dobbiamo stupirci del coro in apertura di More Power, oppure di (belle) ballad come Too Good For Giving Up e Oh Sweet Childen o ancora di brani meno ‘stilosi’ come The Joker. Sembra quasi che alla soglia dei cinquant’anni il bad boy di Manchester voglia mostrarsi senza veli, in un percorso quasi autobiografico del quale il nuovo lavoro costituisce una sorta di terza parte, dall’infanzia di As You Were, all’adolescenza di Why Me? Why Not, fino alla maturità, appunto, di C’Mon You Know.

Liam Gallagher – C’Mon You Know: un disco da cantare (almeno in parte)

Ci sono brani che lasciano il segno e che non smetti di cantare. Su tutti Diamond In The Dark, che mostra in sottofondo, tuttavia, una vena malinconica o il singolo Everything’s Electric, dove Liam pare ricordare che sì, gli Oasis ci saranno sempre, nonostante tutto.

Ma sentite anche come pare un’altra lingua quella di Moscow Rules. Una lingua che Liam sembra già padroneggiare alla perfezione, forse perché è stata riplasmata, oggi, su quella di Lennon e co. E subito a seguire I’m Free che si perde in territori da Liam ancora poco esplorati. Ci piace tutto questo, davvero. Mentre Better Days rimanda ai Novanta, il riff di Wave chiude le danze. È un album che va ascoltato più volte rispetto ai due precedenti. È un album senza fronzoli, autentico e onesto, non vuole piacere per forza e subito.

Down By The River Thames: il live convince meno

Liam Gallagher – C’Mon You Know

L’uscita di C’Mon You Know è stata accompagnata anche da un altro album live, Down By The River Thames, che fa ascoltare il live su una chiatta nel Tamigi del 5 dicembre 2020, trasmesso in diretta streaming. Se le immagini erano perfette – Londra, il Tamigi e una location invidiabile – il concerto non aggiunge nulla, anzi forse toglie anche qualcosa: le urla dei fans e il calore del pubblico che evidentemente è del tutto assente. Sulla scaletta e sui brani non c’è poco da dire. È tutto troppo perfetto. Anche il freddo di una notte londinese.

Liam Gallagher – C’Mon You Know
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Sono nato quando uscivano Darkness on the Edge of Town, Outlandos D'Amour, Some girls e Blue Valentine. Quasi a voler mostrarmi la strada. Ora leggo, scrivo, suono e colleziono vinili.

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