L’atteso esordio solista di Manuel Agnelli con Ama il prossimo tuo come te stesso

Anticipato da tre singoli molto interessanti, è finalmente uscito Ama il prossimo tuo come te stesso (Universal), l’atteso primo disco da solista di Manuel Agnelli. Nel corso della sua ormai lunga carriera, il cantante degli Afterhours ha dimostrato di essere una delle menti più originali del rock italiano, e questo lavoro ne è una dimostrazione. Senza paura di “tradire” i fan della band milanese, Agnelli presenta un lavoro particolare, in cui convivono influenze musicali diverse, dove è certamente presente l’anima rock della formazione, che convive però con suoni forse inaspettati. Non un vero e proprio disco di ricerca, ma senza dubbio un passo in avanti, un nuovo suono in cui convivono l’anima più vicina alla canzone d’autore e quella più rock, con innesti di suoni più ricercati.

Manuel Agnelli tra rock, canzone d’autore e nuovi percorsi

Nelle canzoni strutturate su pianoforte e violino, Agnelli conferma le sue doti vocali e d’interprete, oltre a quelle di grande autore. Brani perfettamente riusciti, come Ama Il Prossimo Tuo Come Te Stesso, o la rock ballad  Milano Con La Peste, con la sua descrizione precisa e puntuale di quello che ha vissuto la sua città nel periodo più buio della pandemia, e dove le sonorità classiche degli Afterhours sembrano più vicine. Non è facile parlare d’amore con originalità: il Nostro ci riesce in Pam Pum Pam, dove tira fuori una splendida voce di stampo classico, e in Tra Mille Anni Mille Anni Fa, brano che entra di diritto nella storia della canzone d’autore, tra grandi nomi quali Tenco e Bindi.

L’anima più rock emerge nella già nota La Profondità Degli Abissi (dalla colonna sonora di Diabolik, con cui ha ricevuto il David di Donatello e il Nastro d’argento alla miglior canzone originale), in Lo Sposo Sulla Torta e nella splendida Signorina Mani Avanti, con la chitarra elettrica tagliente e suoni scuri e ossessivi di percussioni create con gli oggetti che Agnelli aveva a disposizione in casa (cartoni, bidoni metallici, catene), suoni che trasmettono una sensazione di disagio e malessere. Le percussioni ossessive fanno da sfondo anche in Severodonetsk, dove su una chitarra elettrica leggermente distorta si staglia l’ombra della guerra, e il racconto della quotidianità stravolta dall’evento bellico. Tema, quello della guerra, che, visto da un’altra prospettiva, ritroviamo in Guerra E Pop Corn.

Brani con i quali Agnelli dimostra la capacità di raccontare il presente in maniera originale, e la voglia di non limitarsi a riproporre uno stile ormai affermato, cercando nuove strade. L’apice di questo percorso è Proci, un brano dove i suoni classici del pianoforte si mischiano a quelli più dissonanti del rock, creando un impatto sonoro riuscito, coinvolgente e sorprendente. Qui Agnelli canta e grida, usando la cultura classica greca per parlare del presente: un bell’esempio di quello che il prof. Roberto Vecchioni chiamerebbe “la contemporaneità dell’antico”.

Ama il prossimo tuo come te stesso: un disco davvero solista

Un disco molto personale, con cui l’artista milanese ha cercato di raccontare la sua città, i rapporti umani dei suoi concittadini e certamente anche se stesso (“C’è chi segue una religione, c’è chi insegue il primo milione, c’è chi insegue il suo grande amore e c’è chi insegue la propria fine”). Un disco realizzato in quasi perfetta solitudine, con l’apporto ormai consueto e fondamentale del violino di Rodrigo D’Erasmo, e di Tommaso Colliva alla produzione, in cui si respira quella sincerità d’intenti e libertà creativa da sempre tratti caratteristici dello scrivere di Agnelli, che nonostante il successo popolare portato dalla TV (da X Factor al Festival di Sanremo), ha dimostrato di saper proseguire per la sua strada, senza cedere alle lusinghe del mercato e del successo popolare.

Manuel Agnelli - Ama il prossimo tuo come te stesso
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Musicalmente onnivoro, tendo a non rinchiudere i miei ascolti in generi musicali definiti. Collaboro con radio locali e testate on line. Faccio parte della giuria di alcuni premi nazionali (Premio Tenco, Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale).

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