Il debutto di un personaggio già famoso: Megan Thee Stallion – Good News.
Di Megan Thee Stallion si è parlato un bel po’ già prima del suo disco di debutto, Good News. Una manciata di EPs e un mixtape, la collaborazione con Beyoncé su Savage (un remix è incluso), il singolo a luci rosse WAP (che invece non c’è) con Cardi B, da alcuni incensato come momento di black female empowerment, da altri come un abisso di volgarità. E poi è successo che l’hanno sparata, ferendola a un piede, e lei ha accusato il rapper Tory Lanez. Insomma per meriti musicali ed extra, Megan Thee Stallion ha fatto irruzione sulla scena rap: ma che dire di questo Good News?

Il disco di debutto conferma molte delle qualità di Megan Thee Stallion, in particolar modo per quanto concerne le sue capacità di rapper. Veloce, precisa, divertente, la ragazza di Houston sicuramente ha talento. Il prodotto che si costruisce intorno, opera di beatmakers diversi, è a tratti molto buono, anche se non perfetto come sembrano pensare in molti.
Alti e bassi del disco
Uno dei problemi è dato dalla scelta dei samples: per esempio Shots Fired, il brano di apertura, è costruito intorno a un campione della canzone del 1995 Who Shot Ya? di Notorious B.I.G.; l’originale, si dice, inviato a Tupac dopo il primo tentativo di assassinio, qui con probabile allusione al ferimento di Megan Thee Stallion. Girls in the Hood, il primo singolo dell’album, presenta un sample di Boyz-n-the-Hood di Eazy-E. In entrambi i casi il materiale originario non è particolarmente lavorato, il che si legge certo come un omaggio agli inizi della golden age, certo, ma sembra più roba da mixtape che da debutto ufficiale.
Dalla parte di Megan Thee Stallion e di Good News c’è il fatto che lei è proprio brava. Anche nelle collaborazioni (ci sono SZA, Big Sean, 2 Chainz, Young Thug, Beyoncé come detto) la sua personalità emerge sempre. Ascoltate Sugar Baby, dov’è da sola, per sentire quanto vale. Una produzione più coerente e di livello più elevato avrebbe dato i suoi frutti, ma anche così il disco e la sua interprete divertono non poco, strizzando l’occhio sia agli amanti dell’old school, sia a quanti seguono il rap soundcloud e dintorni.
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