
Interessante esordio di una figlia d’arte: Pixie Geldof che dopo un passato da modella e un disco inciso con i Violet nel 2012, debutta come solista con un lavoro decisamente particolare e gradevole.
Papà ti manda sola
La terza figlia di Bob Geldof e Paula Yates è sempre stata sotto i riflettori in parte per il suo pedigree e in parte per vocazione propria. Nonostante la giovane età vanta una biografia densa di eventi che l’hanno portata agli onori della cronaca, anche per i tragici episodi riguardanti la sua famiglia. Interrotta l’attività con i Violet dopo la morte prematura della sorella Peaches, Little Pixie – questo il nome completo – arriva, a ventisei anni, al debutto ufficiale come solista nel mondo del rock (mondo che frequenta anche come compagna del batterista dei These New Puritans George Barnett).
I’m Yours tra Anna Calvi e Lana Del Rey
Una passeggiata in un bosco d’inverno con Lana Del Rey e Anna Calvi. Così si potrebbe sintetizzare lo stile che caratterizza I’m Yours. Un album da ascoltare più volte per entrare nel mondo malinconico e crepuscolare di un’artista che ha conosciuto il dolore e ne è uscita brillantemente grazie alle proprie risorse. Un lavoro dalle sfumature tenui ma non leggere, dieci brani (registrati a Los Angeles), ben arrangiati e con alcune intuizioni originali che lo rendono peculiare nel suo genere.
L’impressione è che Pixie abbia in mente un progetto, ancora da sviluppare, ma che parte con la marcia giusta. In questo la aiuta un produttore che sembra possedere un tocco magico per il pop ‘giovanile’, avendo contribuito al successo di gente come Kooks, Air, Beck, Supergrass e parecchi altri. I brani che meglio esplicitano l’obliquo fascino di I’m Yours sono soprattutto Sweet Thing, So Strong e Woman Go Wild, ma anche il resto non delude sia il pubblico sia la critica, che si è già pronunciata in modo favorevole.
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