Rossana Casale – Joni

Un omaggio a Joni Mitchell concepito dalla passione di Rossana Casale

Rossana Casale incontra la musica di Joni Mitchell da ragazza, tramite i dischi che girano in casa, e le sue canzoni saranno tra le prime che proverà a suonare sulla chitarra della sorella. Un amore a prima vista, tanto che a sedici anni, per l’ammissione al corso di canto al Conservatorio di Milano sceglierà di eseguire la sua Woodstock. La cantautrice canadese ritorna oggi nella vita di Rossana Casale grazie a un nuovo saggio, ma questa volta le parti sono cambiate. Oggi, nelle vesti d’insegnante al conservatorio di Parma, propone ai suoi allievi un saggio sulle canzoni della Mitchell, e da qui nasce la voglia di rifare i suoi brani per un disco a lei dedicato.

Il tocco personale

Per quest’omaggio (su Incipit Records / Egea) Rossana Casale sceglie una via personale, che rispetta il lavoro di Joni Mitchell portandolo però nelle sue corde, mantenendo quindi la sua specificità e personalità di cantante e interprete. Tra le migliori cantanti jazz italiane, la Casale per questo disco non ha scelto i lavori della Mitchell più vicini alle sonorità jazz (quelli dei lavori con Pat Metheny o Charles Mingus), ma quelli più legati ai suoi ascolti giovanili, dischi che l’hanno influenzata per buona parte della sua carriera. In particolare, l’attenzione si sofferma sui primi dieci anni della discografia di Joni Mitchell.

Scelte non facili

Non sarà forse un caso che il disco si apre con I had a King, il brano che apriva il primo lavoro della Mitchell, qui ripreso in una versione bella e intensa, contrappuntata da piano, flauto e sax. Sempre da quell’esordio del 1968 arriva anche la titletrack Song to a Seagull, un lento interpretato in modo convincente e personale dalla Casale, dove il pianoforte di Emiliano Begni non si limita ad accompagnarne la voce, ma diventa strumento protagonista, con innesti di sax e contrabbasso. Uno dei vertici del disco, e uno dei tanti classici del repertorio della musicista canadese che ritroviamo in questo Joni.

Tra gli altri grandi classici, troviamo la splendida Both Sides Now, uno dei suoi brani più belli e importanti, qui eseguita solo piano e voce, e quella Woodstock di cui si diceva, riproposta in una versione carica di groove che la trasforma quasi in un brano swing. Brano tratto dal terzo disco della Mitchell, Ladies of the Canyon, da cui arrivano altri due capolavori: The Circle Game, trasformata in una bellissima jazz ballad, impreziosita da uno splendido assolo di sax di Francesco Consaga, e Big Yellow Taxi, un’altra bellissima interpretazione, che prende piacevolissime coloriture swing.

Blue

Sono ben cinque i brani che arrivano dal disco del 1971, Blue, evidentemente molto amato da Rossana Casale, che qui dà sfoggio di grande personalità, con una versione poppeggiante e delicata di Carey, una versione originale e convincente di A Case of You per contrabbasso e voce, e uno splendido Blue Medley con tre brani uniti insieme, Blue / Little Green / My old Man, eseguiti solo voce e chitarra, un vero pezzo di bravura della Casale, accompagnata dalla splendida chitarra di Gino Cardamone.

Arrangiamenti all’insegna del jazz per Rossana Casale Joni

Il jazz è il filo rosso che collega queste rivisitazioni, dove la Casale, accompagnata dal suo quartetto di bravissimi musicisti che insieme a lei hanno arrangiato tutti i brani, sorprende per l’originalità e la discrezione con le quali si avvicina al repertorio di Joni Mitchell. Dal lento, voce e piano, di For the Roses, con il suo finale swing con flauto e piano liberi di volare, alla splendida The Dry Cleaner from Des Moines, un’altra bella prova per sax e piano, con un solo di contrabbasso nel finale, dall’intensa The Jungle Line, con la voce accompagnata dal contrabbasso di Ermanno Dodaro in un talking, con gli strumenti che improvvisano rumori in sottofondo, a Roses Blue dove i musicisti danno prova di essere una grande band e non solo un quartetto di accompagnamento.

Alla fine del disco troviamo l’unico brano originale, In and Out of Lines, una dedica, e forse anche un ringraziamento, alla musicista canadese, altro piccolo gioiello che chiude un lavoro in cui Rossana Casale rende omaggio alla grande Joni Mitchell con originalità e rispetto, dimostrando ancora una volta le sue capacità vocali, che la rendono una musicista quasi unica nel panorama italiano.

Rossana Casale – Joni
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Musicalmente onnivoro, tendo a non rinchiudere i miei ascolti in generi musicali definiti. Collaboro con radio locali e testate on line. Faccio parte della giuria di alcuni premi nazionali (Premio Tenco, Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale).

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