Esce per Rough Trade il nuovo Special Interest intitolato Endure

Arrivano al terzo album gli Special Interest con Endure, il loro primo per Rough Trade, che evidentemente si è resa conto che vale la pena puntare su una band in così rapida crescita. Se già l’acclamato The Passion Of del 2020 li mostrava in grado di mescolare generi differenti, dal punk al post al noise alla no wave alla dance, qui aggiungono un pizzico di pop che mancava e così realizzano uno fra i dischi più interessanti dell’anno, certamente il migliore in un panorama indie e DIY ormai un po’ asfittico.

Un quartetto da New Orleans

Gli Special Interest si sono formati a New Orleans negli ambienti di clubbing e warehouses dove punk ed elettronica si incontrano. Cherry Blue Intention si apre su un breakbeat al quale rapidamente si aggiungono basso e chitarre distorte, la voce di Alli Logout completa il quadro e mette subito in pista i tratti migliori del quartetto.

Sui quasi 45 minuti di musica divisi fra 12 brani, forse solo la breve Foul gira a vuoto. Il resto del disco cambia atmosfere pur mantenendo uno stile riconoscibile, dal post punk spettrale di Love Scene e My Displeasure alla marziale Kurdish Radio, dai tocchi house di Midnight Legend (con Mykki Blanco) alla conclusiva, bellissima LA Blues, 8 minuti oscuri eppure vitalissimi. I Suicide non sono lontani.

Special Interest – Endure: una musica realmente nuova e alternativa

Oggi che post-punk è divenuta un’etichetta per canzoni carine echeggianti vagamente gli originali, avendo smarrito del tutto il senso avventuroso che accompagnava quella musica, mi pare che gli Special Interest siano fra i pochi a meritarsi il titolo.

I testi variano dalla descrizione delle notti urbane e delle vite contorte di Midnight Legend all’omaggio a Herman Wallace, il rivoluzionario nero degli Angola Three che è stato detenuto per più di quattro decenni in isolamento, ricordato nella dance aggressiva di Herman’s House (stesso titolo di un documentario a lui dedicato nel 2012).

Cupo ma anche energetico, Endure lancia gli Special Interest come una delle band che davvero si guadagnano il titolo di “alternativa”, e che album dopo album si stanno costruendo qualcosa più di una nicchia nella quale parlare dei temi della nostra contemporaneità accompagnandoli con suoni che risultano altrettanto contemporanei.

Special Interest – Endure
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Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

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