Lumi nel Buio.
Qualche giorno fa, in una bella e calda giornata primaverile, già dannatamente complicata, lavorando sul terrazzo al mio orto urbano, mi sono accorta che un piccolo stolone, cresciuto in un vaso di fragole, si era cercato e, per caso, scelto la terra di un vaso attiguo per trapiantarsi. Quando l’ho trovato, le piccole radici erano già ben salde nel terreno, ho diviso lo stolone dalla pianta di provenienza e lasciato il nuovo germoglio esattamente dove aveva scelto di stare. Radici, istinto, vita.
Altro scenario. Oggi alle sette della sera, uscita da casa solo per fare la spesa: buio, mascherina, silenzio surreale, solo un’ambulanza ferma davanti a un portone era insieme a me e ai riflessi delle luci sull’asfalto bagnato. Quasi un capogiro quando la sirena dell’ambulanza è partita. Solitudine. Memorie. Estraniamento.
Teho Teardo – Ellipses Dans l’Harmonie
Rewind. Teho Teardo a Sarzana nello spettacolo insieme ad Elio Germano Viaggio al termine della notte, idee e tanto talento. Marcello Valeri ed io lo abbiamo conosciuto di persona lì, tra una Tirola Kola e qualche discorso. Risate. Meraviglia. Bellezza. Fast forward, ora: Ellipses Dans l’Harmonie – Lumi nel Buio. È notte, ellissi temporali si muovono insieme alla musica, luci e ombre, stati emozionali che si intersecano, si dividono, si spostano nello spazio, si riavvolgono, si sovrappongono, cambiano ancora forma e ritornano ad essere ellissi, autonomamente collegati, come gli stoloni delle fragole e le ambulanze.
Musica dall’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert
Il disco di Teho Teardo, per me, è questo. Prima, ora, dopo, ieri, insieme, in armonie dissonanti che ti riportano ad oggi. Oppure avvolgenti che ti rassicurano. O malinconiche che ti riportano a prima, poi le riascolti perché vuoi tornare a due anni fa, a Sarzana, che sarà anche domani, ma dopodomani sarà ancora diverso, forse meglio. Seguo la musica di Teardo da sempre con magnifico stupore e, ogni volta, mi piace.
Il disco Ellipses Dans l’Harmonie – Lumi nel Buio è ispirato alla musica contenuta nel testo del 1700 l’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert, custodita nell’archivio della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli che ha prodotto per la prima volta un’opera musicale con la collaborazione di CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli-Venezia Giulia. Teho Teardo, casualmente, perdendosi tra gli innumerevoli libri presenti nell’archivio Feltrinelli, ha incontrato questa prima edizione dell’Encyclopédie, al suo interno sono contenute diverse partiture, esempi che insegnano a scrivere un contrappunto e a lavorare con l’armonia.
Il lavoro di Teho Teardo per Ellipses Dans l’Harmonie
Inizialmente Teho ha deciso di suonare ciò che era scritto e di registrare tutte le partiture presenti nel libro e, in seguito, di scrivere musica che avesse memoria di quelle stesse regole, ma senza nostalgia. “È stato come suonare con un fantasma, qualcuno che apparteneva ad una comunità rappresentata qui dalle proprie regole, esempi chiari di gesti musicali devoti ad un mondo che non esiste più”. … “Io ho trovato una mappa antica e ho pensato di utilizzarla per una passeggiata avventurosa in luoghi in cui non sono mai stato”.
Mai come oggi le tre radici dell’Encyclopédie sono attuali: la memoria, la ragione e l’immaginazione. Tre ellissi che, dopo questo momento inaspettato e difficile, potrebbero farci pensare, o forse sperare, a un mondo diverso. “Sento che necessitiamo di più luce in questo momento, vorrei potessimo recuperare una parte dello spirito illuminista per affrontare la nostra contemporaneità. Sarebbe un atto politico e sarebbe rivoluzionario”. Grazie Teho per questo viaggio all’inizio della notte, alla prossima, spero presto, “illuminata” Tirola Kola.
Be the first to leave a review.
Elisabetta Nasuti
Nata nell'anno della rivoluzione ancora non si è fermata. Da sempre appassionata di dischi volanti e suonanti. Ex musicista ma grafica extra deluxe, vive con 5 gatti, un pennivendolo e la collezione completa di X Files.
