Atteso secondo album per Lil Uzi Vert: Eternal Atake centra l’obiettivo classifica.
Eternal Atake è il secondo album in studio della nuova stella della trap Lil Uzi Vert. Arriva spedito in testa alle classifiche americane e definisce la dimensione del pop contemporaneo: ritmico, melodico, infuso di hip-hop eppure lontanissimo dal rap tradizionale. Per dire, il singolo che ha aperto la strada al disco, That Way, contiene un sample di I Want It That Way dei Backstreet Boys. Altrove risuonano samples di star contemporanee a Lil Uzi Vert come Ariana Grande, Travis Scott, Tyler, The Creator. La black music del passato, sulla quale si costruiva, e ancora si costruisce a volte il rap, sparisce sostituita da un orizzonte pop.
I momenti migliori
Lil Uzi Vert aveva prodotto finora un solo disco ufficiale e diversi mixtape, ma si sapeva che Eternal Atake avrebbe raggiunto l’obiettivo di lanciare il trapper di Philadelphia nell’olimpo delle stelle. L’inizio del disco con Baby Pluto e Lo Mein spiega bene perché. Lil Uzi parte da Lil Wayne passando per Young Thug ed ha capacità di coinvolgere con vocalizzi di grande vivacità, mentre la produzione opera di una pletora di nomi fra i quali emergono Brandon Finessin e Bugz Ronin è esplosiva. Stupiscono tracce come You Better Move e I’m Sorry costruite su basi sonore da videogioco. Urgency insieme alla brava Syd è un momento melodico notevole.
Però non tutto il disco, con le sue 18 canzoni, è allo stesso livello. O forse è la ritmica sempre simile che sulla lunga durata stanca e fa sembrare tutto troppo simile, mentre dalla sua certamente ha la frenesia dell’interprete e delle basi che raggiungono a tratti un effetto straordinariamente coinvolgente.
Lil Uzi Vert vs. the World 2
Sicuro del risultato raggiunto Lil Uzi Vert lancia a una settimana dall’uscita di Eternal Atake una versione deluxe che contiene Lil Uzi Vert vs. the World 2. Si tratta di outtakes in larga parte inferiori al primo disco, ma che si arricchiscono grazie a collaborazioni di peso. Ci sono Young Thug, 21 Savage, Future, Chief Keef, Lil Durk.
In conclusione
Se dovessi giudicare Lil Uzi Vert ed Eternal Atake come addizioni al canone hip-hop direi che andiamo male, nonostante il disco riscuota l’entusiasmo di larga parte della critica. Se invece lo vediamo per quel che è, ossia un prodotto puramente pop, allora si può dire che siamo dinanzi al simbolo di un rinnovamento che per la prima volta travalica le radici anni ’80 (il synth pop) e dice qualcosa di nuovo: che poi possa non piacere è un altro discorso.
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