The Breeders: la band di Kim Deal.
Parte benissimo il disco del ritorno di The Breeders, All Nerve, che arriva a distanza di ben dieci anni da Mountain Battles. La band di Kim Deal e Tanya Donelly dei Throwing Muses ha fatto almeno una fettina della storia del rock USA alternativo. Ma Tanya se n’è andata e adesso Kim resta la figura centrale, che firma buona parte delle composizioni, solo talvolta con l’aiuto delle altre compagne di band.
All Nerve gradito ritorno per quanti hanno amato l’alt-rock anni ‘90
Nervous Mary è breve ed efficace, vagamente ‘60s nella melodia, ma con le chitarre alt-rock dell’America anni ’90. Wait In The Car e soprattutto la title track ricordano che prima di tutto c’erano i Pixies, e lo fanno con stile. “You don’t know how much I miss you” recita All Nerve, prima di partire con le chitarre marchio di fabbrica di ‘quel suono’. Magari Kim Deal si riferisce a tutt’altro, ma per l’ascoltatore suona come una dichiarazione d’amore verso il passato.
Le canzoni di All Nerve
La prima parte di All Nerve funziona proprio bene, come si sarà capito, fra momenti più energici e alcune ballate. Fra queste ultime Walking With A Killer si distingue. Al contrario della successiva Howl At The Summit, che si avvale dell’aiuto di Courtney Barnett, carina ma niente di più. La seconda parte di All Nerve, però, si trascina con minore ispirazione rispetto all’inizio scintillante. Il fiato corto risalta ancor più su un disco che nel complesso dura poco oltre la mezz’ora. Non c’è niente che davvero non vada nelle ultime composizioni: semplicemente manca l’incisività dei primi quindici minuti.
In realtà, qualcuno potrebbe apprezzare la dimensione quasi lisergica di un brano come Dawn: Making An Effort. E magari trovare proprio lì un tentativo di uscire da un suono altrimenti troppo autocelebrativo del proprio passato. Insomma, alla fine All Nerve offre molti spunti e non delude, pur non aggiungendo niente di sostanziale alla scena contemporanea.
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