Dandy Warhols – ROCKMAKER

Il ritorno dei The Dandy Warhols con ROCKMAKER e con una formula che funziona.

Per tutti i nostalgici degli anni 90 i Dandy Warhols, americani di Portland, sono l’emblema di un rock fatto di riff di chitarra e di un sound inequivocabilmente associabile a un paesaggio musicale d’antan.

Quest’anno la band, capitanata da Courtney Taylor-Taylor, celebra il trentesimo anno di attività, e lo fa nel migliore dei modi, con un nuovo album, ROCKMAKER  (Sunset Blvd Records), il dodicesimo in studio, pubblicato a metà marzo. Undici canzoni che scorrono via veloci in poco più di una quarantina di minuti, ma che paiono riassumere i tratti migliori del DNA degli americani.

Gli immancabili giri di chitarra sono il fil rouge che attraversa un po’ tutti i brani, decisamente coinvolgenti e riusciti.

Un disco con featurings importanti

È The Doomsday Bells ad aprire le danze: un brano dalle sonorità noise e ipnotiche a scandire un testo che ci parla di alienazione e sconnessione dalla realtà. Ritmatissima anche la seconda traccia Danzig With Myself, una potente invettiva politica. Vede la partecipazione di Frank Black aka Black Francis, già frontman dei Pixies, in quello che sarà il primo di una serie di prestigiosi featurings.

“Non riesco a credere a quante persone vogliono ingannarci…. Non credo di avere delle risposte/ Non credo di avere alcuna domanda/E quale sia esattamente la verità ora” recita la  seconda  strofa di un brano scandito dal dialogo serrato di chitarre e percussioni su un tappeto di sintetizzatori.

Il secondo featuring eccellente arriva con I’d Like To Help You With Your Problem ed è con immenso piacere che udiamo Slash dei Guns N’ Roses   dare man forte alla band di Taylor-Taylor, cui presta i suoi inconfondibili giri di chitarra, fino a tessere una trama vorticosa.

Le undici canzono sono decisamente gradevoli e difficile risulta fare una graduatoria. Impossibile, tuttavia, non segnalare la sequenza The Cross, Root of All Evil e la pirotecnica Alcohol and Cocainemarijuananicotine, un trittico che costituisce il cuore pulsante dell’album, cui conferisce una leggerezza e un ritmo non del tutto scontati per una band che sforna da decenni una serie impressionante di successi (ricordiamo tutti le hit Bohemian Like You e We Used to be Friends).

L’album si chiude magnificamente con la suggestiva I Will Never Stop Loving You, terzo featuring cui presta la voce Debbie Harry, un pezzo dall’andamento epico, una lunga cavalcata a tratti sulfurea.

ROCKMAKER è una bella conferma per The Dandy Warhols, una band cui gli anni paiono avere conferito maturità e saggezza e che dopo tre decadi di carriera ci stupiscono con un rock fresco e coinvolgente.

The Dandy Warhols – ROCKMAKER
7,5 Voto Redattore
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Milanese trapiantata a Parigi, fra filosofia e diritto, le mie giornate sono scandite dalla musica. Amo la Francia, il mare e il jazz. I miei gruppo preferiti ? I Beatles, i Radiohead, gli Interpol e gli Strokes.

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