The Vaccines con una nuova formazione per Pick-Up Full of Pink Carnations.
Ho abbandonato The Vaccines qualche anno fa, dopo che il loro secondo album mi aveva fatta sperare che fosse in atto un’evoluzione, ma ciò che è seguito fino a questo Pick-Up Full of Pink Carnations (Thirty Tigers) mi ha lasciata totalmente indifferente. Perché allora tornare a parlarne? Forse perché siamo a inizio anno e, salvo gli eccellenti SPRINTS, non è uscito molto che mi stia piacendo; forse perché la band continua a inanellare alti piazzamenti nelle classifiche UK; forse perché l’abbandono del chitarrista cofondatore Freddie Cowan, avvenuto lo scorso anno, dopo l’uscita di scena nel 2016 del batterista pure cofondatore Pete Robertson, avrebbe fatto pensare a un cambio di rotta.
Il suono della band non cambia
E invece no. Justin Young continua per la sua strada e Pick-Up Full of Pink Carnations vede The Vaccines ancora alle prese con un dischetto svelto di inni indie-pop-rock tutti energia e pochi contenuti, ai quali la produzione di Andrew Wells (Halsey, Phoebe Bridgers) aggiunge una patina di glassa. La formula è la stessa per quasi tutto il disco: si parte subito veloci e dopo un momento siamo già al ritornello.
Pick-Up Full of Pink Carnations è pop che si dimentica facilmente
Il singolo Heartbreak Kid è il manifesto di questo modo di costruire le canzoni, ma l’apertura con Sometimes I Swear già la dice lunga su come andrà il resto. E talvolta, come in Sunkissed, il pop facile facile risulta veramente un po’ troppo dolciastro. Se i modelli dei The Vaccines di un tempo andavano anche a gruppi interessanti degli anni ’90, o agli Strokes, qui il riferimento mi sembrano più i Killers.
Non trovo molto da salvare in questo Pick-Up Full of Pink Carnations, si è capito; è vero che la formula è in fondo la stessa dei primi due album, ma mi pareva che agli esordi ci fosse una maggiore freschezza, che ormai è completamente persa a favore di molto mestiere. È un disco pensato per i live, nei quali i nuovi pezzi accompagneranno i vecchi senza riuscire troppo a distinguerli, ma i ritornelli sono orecchiabili e sicuramente si salterà abbastanza. È sufficiente? La risposta è nel voto.
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