Tra pop e inquietudine ecco i Fever Dreams di Conor O’Brien/Villagers
Il nuovo disco del signor Villagers Conor O’Brien continua il percorso di mutamento sonoro iniziato con The Art Of Pretending To Swim del 2018. Lì gli arrangiamenti elettronici erano la novità, mentre in Fever Dreams la paletta dei colori è più sobria, ma comunque varia. Il disco è stato concepito tra il 2019 e il 2020 e poi rifinito e mixato con l’aiuto del produttore David Wrench (The xx, Frank Ocean). Alla base ci sono le consuete composizioni del cantautore irlandese, rese misteriose (vedi copertina), languide o sorprendenti da arrangiamenti complessi e originali.
Fever Dreams prima suona rassicurante…
Fever Dreams comincia con un paio di canzoni solari, lanciate da Something Bigger, una piccola intro che ritiene qualcosa della lennoniana Jealous Guy. The First Day e Song In Seven di certo possiedono il marchio di fabbrica Villagers e per una decina di minuti tutto sembra tornato familiare. Poco più avanti, però, arrivano le sorprese, come i tre lunghi brani che veleggiano verso i sei/sette minuti. Uno di questi è il singolo/video di lancio, So Simpatico che si adagia in una soul ballad alla Marvin Gaye, zuccherata da un lento assolo di sax appropriatamente datato.
…ma poi prende una piega più complicata
Circles In The Firing Line, invece, è un delizioso brano pop, ma solo fino a un certo punto, perché verso la metà si decompone lentamente, crollando in un minuto scarso di straniante punk-rock al grido di “Stanno distruggendo il mio sogno preferito!” (vedi di nuovo copertina, forse). Rimane da citare, tra i brani xxl, solo la title-track, vera e propria non-canzone adagiata su una base piuttosto cupa di tastiere e voci fuori campo, affine a certe cose di Robert Wyatt.
Il resto del lavoro offre meno spunti di discussione, ma meritano una citazione almeno la neo-psichedelica Restless Endeavour e la bella ballata finale, Deep In My Heart. Fever Dreams, in definitiva, sembra un altro passaggio di transizione e ricerca, con momenti complessi e altri più sereni utili per scacciare la noia e l’apprensione di questi momenti complicati.
N.d.R.: Copertina dell’anno? E anche il video di So Simpatico è notevole.
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Fausto Meirana
Recensore di periferia. Istigato da un juke-box nel bar di famiglia, si cala nel mondo della musica a peso morto. Ma decide di scriverne solo da grande, convinto da metaforici e amichevoli calci nel culo.
