Con l’aiuto di Dan Auerbach, fiorisce il talento di Valerie June – Pushin’ Against A Stone.
Parliamo di Valerie June – Pushin’ Against A Stone. Succede, qualche volta, di venire rapiti da una nuova uscita, magari di un genere che non si ascolta spesso, come, in questo caso, la musica ‘nera’. Qui la parola rapimento è obbligatoria, perché la capigliatura di Valerie June è decisamente da Medusa (tant’è che sulla cover è opportunamente ripresa di profilo!). La trentenne cantante del Tennessee, qui al suo terzo cd (primo con distribuzione seria), si conferma interprete convincente ed eclettica della vasta tradizione nera americana, rimodellata e rimodernata con l’aiuto sensibile ma non invadente di Dan Auerbach dei Black Keys, che spinge un po’ il pedale dell’acceleratore nei brani più ‘mossi’ e quasi roots rock e regola appena le atmosfere negli episodi più vicini al gospel o al blues rurale.
Come da manuale, i titoli dei brani (molti dei quali scritti da Valerie insieme ad Auerbach) introducono e preparano l’ascoltatore: ‘Workin’ Woman Blues’, ‘Somebody To Love’, ‘Trials, Troubles, Tribulations’. Nella black music, oltre all’amore, ci sono sempre sangue, sudore e lacrime.
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