Fairytale Of New York dei Pogues è la canzone di Natale più bella?
Il 30 novembre Shane MacGowan ha salutato il mondo dopo un’esistenza difficile. A molti, anche considerando il periodo festivo, è venuta subito in mente una delle più celebri canzoni dei suoi Pogues, la triste, struggente “Fiaba di New York”, da lui scritta insieme a Jem Finer.
Il brano uscì come singolo a fine novembre 1987 e divenne subito un classico natalizio assai alternativo: non un sereno quadretto con renne guidati da vecchi barbuti e regali sotto l’albero, ma una resa dei conti amarissima, violenta e disperata fra due reietti di New York, interpretatati da Shane e da Kirsty MacColl; intorno a loro una città addobbata a festa e apparentemente felice. C’è davvero tutto in questi versi: illusioni e disillusioni, tossicodipendenza, degrado, ricordi di vecchie melodie irlandesi e di Frank Sinatra swingante, campane che il 25 dicembre suonano a distesa per tutti, ma non per i due disgraziati.
È una canzone circondata da un alone di leggenda rispetto alle sue origini e di cui nel tempo si è continuato a parlare, non solo a ogni scadenza natalizia. A più riprese vi sono infatti state polemiche relative all’uso della parola “faggot”, ritenuta offensiva da alcuni dj che si sono per tale ragione rifiutati di programmare il pezzo. Molto più numerosi sono stati coloro che hanno fatto notare come si tratti di un testo tanto poetico quanto carico di un realismo da bassifondi in cui il linguaggio è per forza di cose degradato. La polemica è in realtà poco interessante e sfuma del tutto di fronte a un fatto: si fa sempre più forte il movimento d’opinione secondo cui Fairytale Of New York non è solo la canzone di Natale più straziante, ma anche la più bella in assoluto (e quest’anno potrebbe arrivare al n. 1 in classifica). D’altronde viviamo in tempi difficili…
Postilla: il primo video è quello ufficiale uscito insieme alla canzone, con Matt Dillon nel cameo del poliziotto. Il secondo immortala la versione di Fairytale Of New York eseguita al funerale di Shane MacGowan nella chiesa di Nenagh, contea di Tipperary, con la presenza in prima fila del presidente della Repubblica d’Irlanda Michael D Higgins. Importante osservare che la famigerata parola “faggot” viene cantata senza problemi e inutile dire che ci sono subito state nuove polemiche, stavolta suscitate dall’atteggiamento, secondo alcuni sorprendentemente disinvolto, della chiesa irlandese.
Era la vigilia di Natale, bambina mia,
Dentro la cella degli ubriachi
Un vecchio mi ha detto “non ne vedrò un altro”
E poi ha cantato una canzone,
The Rare Old Mountain Dew,
Io mi sono girato dall’altra parte
E ho sognato di te
Ho avuto una botta di fortuna
Lo davano 18 a 1
Me lo sento
Che questo sarà il nostro anno
E allora buon Natale
Ti amo bambina
Vedo tempi migliori
In cui i nostri sogni si avvereranno
Quelli hanno macchine
Dove ci sta un bar
Quelli hanno fiumi d’oro
Ma qui il vento ti passa da parte a parte
E non è un posto per vecchi
Quando mi hai preso la mano la prima volta
Una fredda vigilia di Natale
Mi hai promesso
Che Broadway stava aspettando proprio me
Tu eri bello
Tu eri carina
La regina di New York City
Quando l’orchestra finì di suonare
Tutti chiesero a gran voce ancora musica
C’era lo swing di Sinatra
C’erano i canti degli ubriachi
Ci siamo baciati in un angolo
Poi abbiamo ballato tutta la notte
I ragazzi del coro della Polizia di New York
Cantavano Galway Bay
E le campane suonavano a distesa
Per il giorno di Natale
Sei un barbone
Sei un buono a nulla
Sei una vecchia troia strafatta
Mezza morta sul letto
Con un ago in vena
Sei un sacco di merda
Sei un verme
Sei un lurido frocio da quattro soldi
Buon Natale al tuo culo
Prego Dio che sia l’ultimo
Avrei potuto essere qualcuno
Questo vale per tutti
Ti sei preso i miei sogni
Già dalla prima volta
Li ho tenuti con me, bambina
Li ho messi insieme ai miei
Da solo non ce la faccio
I miei sogni li ho costruiti intorno a te
I ragazzi del coro della Polizia di New York
Cantavano Galway Bay
E le campane suonavano a distesa
Per il giorno di Natale