Afterhours laFeltrinelli Genova . Tomtomrock

Genova, 28 gennaio 2019 @ laFeltrinelli.

Afterhours laFeltrinelli Genova . Tomtomrock

 

Manuel Agnelli è uno dei nostri”. Lo disse John Vignola, leggenda della critica musicale italiana e firma di questo sito, all’epoca delle polemiche per la partecipazione di Manuel (in veste di giudice, come tutti sanno) a un talent show perennemente sopra le righe come X Factor.

Con quella frase Vignola intendeva significare che il fondatore e leader degli Afterhours era e restava una figura cardine del rock italiano anche andando a ‘mischiarsi’ con l’intrattenimento generalista.

Noi siamo Afterhours. Fans inclusi.

L’incontro con Manuel Agnelli e Rodrigo D’Erasmo alla Feltrinelli di Genova è una conferma dell’assunto vignoliano.  I due sono in giro per presentare Noi siamo Afterhours – Live At Mediolanum Forum, due cd e un dvd che immortalano il “concerto del trentennale” tenuto dalla band il 10 aprile scorso.

Chi scrive ebbe occasione 11 anni fa di presentare i due dvd che raccoglievano i videoclip degli Afterhours, 1985 – 1997 e 1997 – 2007. Rispetto ad allora la differenza è minima: molta folla (con prevalente presenza femminile), tutta lì per gli Afterhours e non per vedere Manuel Agnelli star televisiva. Anche la conversazione funziona nello stesso modo rilassato, salvo una variante. Se Manuel ci mette l’ormai classico stile da rocker con carisma (e più rilassato che in versione Fattore X), Rodrigo – che nel 2007 non faceva ancora parte del gruppo – aggiunge la dimensione più sorridente, ironica.

Afterhours Feltrinelli Genova

La conversazione con Manuel Agnelli e Rodrigo D’Erasmo

Si parla della conclusione del primo cerchio nella carriera degli Afterhours. Di un secondo cerchio che inizia con un tour nei teatri e che, per il resto, è ancora tutto – serenamente – da definire. Del presunto provincialismo della scena musicale italiana (“Provinciale è chi vuole esserlo. Molti nostri musicisti come Rodrigo o Enrico Gabrielli sono apprezzatissimi all’estero”). Del “protezionismo” del mondo musicale inglese e della maggiore apertura di quello americano (“Basta essere pronti a sbattersi tantissimo”).  Del difficile commiato, nel 2014 , dal batterista Giorgio Prette (“25 anni sono come un matrimonio”). Della tendenza a perdersi del bassista Roberto Dell’Era (“al Forum avevamo pensato di mettergli addosso un microchip”). Infine dei gradi di separazione fra Greg Dulli – leggenda del rock alternativo con gli Afghan Whigs e amico di Agnelli – e i partecipanti a X Factor (“Non c’è quasi separazione. A parte lo ‘spettacolo’, l’idea è in ogni caso quella di arrivare a farsi ascoltare e conoscere attraverso la musica”).

In conclusione Agnelli e D’Erasmo suonano due pezzi in versione acustica, Padania e Quello che non c’è. Li suonano bene a dispetto dei problemi tecnici. L’inizio “unplugged” del secondo cerchio?

Un ringraziamento a Giulia Cassini per questo video che racconta l’evento.

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Nello scorso secolo e in parte di questo ha collaborato con Rockerilla, Musica!, XL e Mucchio Selvaggio. Ha tradotto per Giunti i testi di Nick Cave, Nick Drake, Tom Waits, U2 e altri. E' stato autore di monografie dedicate a Oasis, PJ Harvey e Cranberries e del volume "Folk inglese e musica celtica". In epoca più recente ha curato con John Vignola la riedizione in cd degli album di Rino Gaetano e ha scritto saggi su calcio e musica rock. E' presidente della giuria del Premio Piero Ciampi. Il resto se lo è dimenticato.

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