Adrian Crowley – The Watchful Eye of the Stars

Adrian Crowley e gli occhi vigili delle stelle.

Adrian Crowley - The Watchful Eye Of The Stars
Chemikal Underground – 2021

The Watchful Eye of the Stars è il nono album di Adrian Crowley. Nei lavori precedenti del musicista irlandese (ma nativo di Malta) si percepiva un apprezzabile charme romantico-esistenzialista da amico nei momenti difficili. Mancavano però autentici guizzi compositivi e i risultati erano talora mosci.

Stavolta invece si parte alla grandissima con Northbound Stowaway, ballata epica ed avvolgente che fa pensare a un Nick Cave dei mari del nord fra vento, onde e fantasmi. Oppure come il cugino spericolato dei più pensosi Alasdair Roberts e James Yorkston (con cui, non a caso, è andato in tour). Poi il disco torna a terra e prende una piega più urbana e più notturna con il timbro scuro della voce a fare da maestro di cerimonie lungo storie che si muovono fra corvi feriti,  deliri da febbre alta, inverni rigidi e gli inevitabili  cuori infranti. John Parish produce con l’attenta nitidezza di sempre e il Crash Ensemble dublinese mette tutti i suoni giusti al momento giusto.

Maestri e sodali di Adrian Crowley

Qualche volta l’affinità con Leonard Cohen è fin troppo elettiva (The Singalong) e qualche volta Crowley esagera nel fare il disilluso maestro di vita (Bread and Wine). In altre occasioni ritrova invece la lunare magia di quel primo straordinario brano (A Shut In’s Lament, The Colours of the Night). Quanto alla conclusiva Take Me Driving è lenta, avvolgente e compostamente desolata come le migliori cose recenti di Bonnie “Prince” Billy. Se poi aggiungiamo che qualche volta viene da pensare ai primi Balthazar ecco evocato un virtuale “club dei tipi poetici e complicati “al cui interno il Nostro non sfigura, anzi è piuttosto popolare nel ruolo di quello che arriva con le Guinness.

Alla fine si può dire che sì, è bravo Adrian Crowley. E sì, è bello The Watchful Eye of the Stars. Ce ne fossero artisti così e dischi così. Eppure qualcosa manca ancora per parlare di vera e propria grandezza. Magari succederà fra poco.

Adrian Crowley - The Watchful Eye of the Stars
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Nello scorso secolo e in parte di questo ha collaborato con Rockerilla, Musica!, XL e Mucchio Selvaggio. Ha tradotto per Giunti i testi di Nick Cave, Nick Drake, Tom Waits, U2 e altri. E' stato autore di monografie dedicate a Oasis, PJ Harvey e Cranberries e del volume "Folk inglese e musica celtica". In epoca più recente ha curato con John Vignola la riedizione in cd degli album di Rino Gaetano e ha scritto saggi su calcio e musica rock. E' presidente della giuria del Premio Piero Ciampi. Il resto se lo è dimenticato.

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