Alison Goldfrapp balla da sola.
The Love Invention (Skint) è il primo album per Alison Goldfrapp, l’altra metà dei Goldfrapp che, dopo aver scalato classifiche e convinto pubblico e critica in compagnia di Will Gregory, debutta come solista con un lavoro decisamente particolare. È proprio il caso dire che Alison “balla da sola”, The Love Invention è un sussidiario dance con le declinazioni più disparate. Qualcosa dei Goldfrapp delle origini è rimasto, ma è chiaro che l’obiettivo principale in questo caso è il dance floor.
Dance floor che continua a fare proseliti rinnovando e attualizzando i groove che hanno fatto la storia di un’epoca. Oggi la disco music è un genere più vivo che mai e continua a sfornare talenti che, piaccia o meno, occupano una posizione di tutto riguardo nel panorama contemporaneo. Artiste come Dua Lipa, Jessie Ware o Roisin Murphy sono alcuni degli esiti più eclatanti del fenomeno, senza nemmeno parlare della Beyoncé di Renaissance.
The Love Invention
The Love Invention contiene undici brani in cui la voce di Alison Goldfrapp scorre leggera e fluttuante su un tappeto di synth, basi elettro-dance e melodie più o meno azzeccate. Le citazioni, volute, non mancano e si passa dall’italo disco di Gatto Gelato al “Kylie (Minogue) Style” di Fever (This Is The Real Thing). The Love Invention esce nella sua interezza dopo il rilascio di ben cinque singoli da gennaio a oggi. Troppi, come al solito, ma oggi va così. Peccato perché i momenti migliori sono proprio i brani già ascoltati mentre il resto dell’album risulta chiaramente più debole.
Anche The Love Invention dà il meglio nei singoli che, tra l’altro, vedono alla produzione Paul Woolford e Richard X, due personaggi che sanno come maneggiare il sound delle mirrorball. Lasciamoci quindi trascinare sulle note di brani che sembrano confezionati apposta per ballare la prossima estate. Digging Deeper, So Hard So Hot e Never Stop promettono bene a partire dal titolo e Alison Goldfrapp si aggiunge all’affollata schiera di nuove “disco queens”.
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Mauro Carosio
Ha suonato con band punk italiane ma il suo cuore batte per il pop, l’elettronica, la dance. Idolo dichiarato: David Byrne. Fra le nuove leve vince St. Vincent.
