Belle and Sebastian – A Bit of Previous

Il ritorno di Belle and Sebastian

A Bit of Previous (Matador 2022) è la nuova uscita per gli scozzesi Belle and Sebastian, giunti ormai ai venticinque anni di onoratissima carriera, band frutto dell’estro e dell’inventiva del talentuoso Stuart Murdoch, leader del gruppo a cui nel corso degli anni si sono affiancati diversi collaboratori più o meno illustri. Il suono del gruppo nel corso degli anni è cresciuto, irrobustendo la propria tempra, passando dal delicato e dolente pop generazionale di evidente stampo britannico della fine degli anni 90 (con tre album meravigliosi, Tigermilk, If You’re Feeling Sinister, The Boy with the Arab Strap), a costruzioni sempre più spesse, con l’ausilio di strumentazioni più ricche ed allargando i propri orizzonti ispirativi andando a raccogliere idee e sonorità anche dal rock FM di marca statunitense degli anni 70, a partire all’incirca dal celebrato Dear Catastrophe Waitresse del 2003.

Belle and Sebastian – A Bit of Previous è una conferma

Negli ultimi anni la verve dei nostri si era leggermente appannata, con alcune prove poco convincenti, per cui eravamo curiosi di sapere se il talento compositivo di Murdoch si fosse accomodato in un una stanca ripetitività oppure aveva altre frecce al proprio arco, con le quali trafiggere ancora una volta i cuori dei propri fan con quelle melodie assassine. Bene, l’ascolto di questa ennesima prova, A Bit of Previous, ci conferma che i Belle and Sebastian sono ancora vivi, scalpitano e hanno voglia di regalarci altre perle.

I momenti migliori

Dodici brani per poco più di 48 minuti di musica sempre gradevolissima, e con alcuni picchi notevoli.

Da ricordare, dopo l’apertura solare e beatlesiana di Young & Stupid, la splendida If they’re shooting at you, una ballata gospel, con cori, fiati e hanclaps che ascolto dopo ascolto ti rapisce e ti porta a fluttuare free and easy; poi ancora la affascinante ninna nanna crepuscolare di Do It For Your Country, l’implacabile bellissimo singolo Unnecessary Drama, micidiale uptempo che non fa prigionieri, la jazzata e newyorkese Come on Home, che ci riporta alle atmosfere dei primi Steely Dan, la chiusura deliziosamente soul in chiave Style Council di Working Boy in New York City.

Il giudizio

In mezzo un altro pugno di episodi tutti molto più che gradevoli, figli di un talento compositivo fuori discussione che si perde solo in un paio di episodi minori, come ad esempio nella sonorità da Eurofestival di Talk to me, Talk to me. Disco ottimo, con il quale i Belle and Sebastian mettono tutto il loro talento melodico al servizio di un pop adulto e stimolante.

Belle and Sebastian – A Bit of Previous
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Classe 1965, bolzanino di nascita, vive a Firenze dal 1985; è convinto che la migliore occupazione per l’uomo sia comprare ed ascoltare dischi; ritiene che Rolling Stones, Frank Zappa, Steely Dan, Miles Davis, Charlie Mingus e Thelonious Monk siano comunque ragioni sufficienti per vivere.

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