Charmed Life – The Best Of The Divine Comedy

Seconda compilation per Neil Hannon: Charmed Life – The Best Of The Divine Comedy.

“Soave! Sei cosi…soave…” faceva dire a Dennis Hopper, David Lynch in Velluto Blu, dopo che il personaggio si era esibito in “In Dreams” di Roy Orbison…ok, ora che ho messo in fila cinque nomi e titoli come incipit spero si capisca che, parlando di Neil Hannon e dei Divine Comedy, l’aggettivo sia più che consono e consuonante. L’occasione della seconda compilation ufficiale (Charmed Life – The Best Of The Divine Comedy) per poter disquisire sulla loro (anzi, sulla sua, perché la creatura è in tutto e per tutto, almeno da quando se ne è andato il fine arrangiatore Joby Talbot, diramazione dell’ego musicale del bandleader) capacità di esibire un songwriting che ha, oggi, ben pochi eguali e che merita eccelsi paragoni.

Canzoni soavi

Ben 24 sono le canzoni che vengono messe in fila in questa succulenta occasione copertinata con un Neil florealizzato manco fosse sanremese e 24 sono le occasioni, per chi ancora non li conoscesse (qui in Italy hanno un fan base nutritamente di nicchia o nicchiatamente nutrito) di entrare nel loro piccolo mondo antico, fatto di leggerezza e gravità perfettamente dosate, agitate ma non shakerate. Nel merito della scelta si sono predilette le canzoni più morbide e da seduttore lounge piuttosto che le più armonicamente complicate, tipiche ad esempio dei primi tre album, con particolare predilezione per quelle anche più recenti che hanno visto stemperarsi il furore orchestrale che ne fece eccellenze, a favore di curatissimi arrangiamenti, però più da “perfect love songs” che da “Booklovers”…

L’etichetta PIAS offre una edizione standard e una limitata

La chicca, per chi acquisterà l’edizione doppia, è costituita da alcuni remix recenti che aggiungono colore a brani già di per sé sonoramente policromi, e dalla nuova composizione che titola la raccolta: una The Best Mistakes sorniona e persuadente. Ma, attenzione, se invece si opta per la deluxe limited 3 cd edition ecco che spuntano ben 10 brani nuovi di trinca per i più, compresa la già nota Te Amo España (la voglio all’Eurofestival), che consegnano quindi all’ascolto l’inedita sensazione di trovarsi tra le mani un work in progress abbandonato, per chissà quali motivi, e furbescamente messo nel pacco per chi spenderà qualche soldino in più, ma che vale comunque lo sforzo portafogliabile.

E allora via all’ascolto di classici nuovi e meno nuovi. Io prediligo la cazzoneria di National Express e Generation Sex alle coltri confortevoli di Norman & Norma o Songs Of Love; ma ognuno, giustamente, troverà nel novero il suo brano/genere preferito.

In attesa di qualcosa di nuovo

A questo punto, perdonando la strategia commerciale che ormai sembra ammantare ogni nuova uscita solida, aspetto o che Hannon riprenda in mano con il sodale Thomas Walsh l’operazione Duckworth& Lewis Method, dove la libertà di un moniker altro permise loro di confezionare due cofanetti sperlari di super pop evoluto o che, dopo il purgatorio benevolo di questa compilation, scenda nuovamente negli inferi con la sua versione della commedia divina che più mi aggrada et scalda.

Charmed Life – The Best Of The Divine Comedy
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Collaboratore per testate storiche (Rockerilla, Rumore, Blow Up) è detestato dai musicisti che recensisce e dai critici che non sono d'accordo con lui e che , invece, i musicisti adorano.

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