Forse la copertina non mette appetito, ma la collaborazione tra Freddie Gibbs and The Alchemist – Alfredo – merita l’ascolto.
![Freddie Gibbs and The Alchemist – Alfredo](https://i0.wp.com/www.tomtomrock.it/wp-content/uploads/2020/07/FreddieGibbs_Alfredo.jpg?resize=300%2C300&ssl=1)
Nuova collaborazione fra Freddie Gibbs, che di recente abbiamo visto soprattutto prodotto da Madlib, e The Alchemist. Il rapper gangsta, fa i pochi rimasti, con il flow impeccabile, e il produttore old school atmosferico, autore di tante belle basi dagli anni 90 a oggi. Il titolo Alfredo ricorda la ricetta americana tanto amata negli USA che copia malamente la romana, ed è quanto appare sulla copertina non proprio di buonissimo gusto (come la salsa alfredo, peraltro), con riferimento al curioso rapporto fra rap e immaginario mafioso italo-americano andato di moda parecchio tempo fa, ma è anche l’abbreviazione fra Al(chemist) e Fredo per Freddie.
Insolita collaborazione con Tyler, the Creator
Il disco è volutamente un po’ retrò, nel senso che si tiene lontano dallo stile di produzione trap o emo oggi più in voga, e vede protagonista la voce profonda del rapper e la sua abilità nel narrare storie su basi spesso di valore. Soprattutto la prima parte di Alfredo è impeccabile, a partire da 1985 e dall’oscura God Is Perfect, dove Freddie Gibbs mostra perché è considerato uno dei rapper migliori sulla scena.
Qualche ospite è benvenuto ma non necessario; Rick Ross sulla peraltro ottima Scottie Beam non è un granché, mentre si saluta con piacere un Tyler, the Creator che torna al rap con Something to Rap About.
Freddie Gibbs and The Alchemist per i nostalgici, ma non solo
La produzione pesca nel soul, i beats sono generalmente lenti e languidi. Anche i testi contengono molti riferimenti al passato: per esempio Frank Lucas richiama la vicenda del trafficante di colore che operava ad Harlem durante la guerra del Vietnam fra la fine degli anni Sessanta e all’inizio dei Settanta, e che riuscì a battere la concorrenza tagliando fuori gli intermediari e comprando eroina direttamente dalla sua fonte nel Triangolo d’Oro del Sud-Est asiatico; la sua storia è immortalata nel film American Gangster, interpretato da Denzel Washington, che potrebbe essere alla base della canzone di Freddie Gibbs and The Alchemist. Alfredo dura solo 35 minuti, pochi per la media delle produzioni rap, ma bastano a cementare la fama di Gibbs come ancora di salvezza per quanti rimpiangono il “rap di una volta”. Forse non dice molto di nuovo, ma sicuramente lo dice con tanto stile.
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