Grian Chatten

Grian Chatten lascia per un momento i Fontaines D.C. ed esordisce da solista con Chaos For The Fly.

I Fontaines D.C. sono un gruppo post-punk irlandese dalla nervosa carica esistenzialista in buona parte veicolata dal frontman Grian Chatten. Dati i presupposti, la notizia di un album solista di Chatten era stata accolta con una qualche perplessità: un tipo simile come può fare il ‘cantautore’? In realtà qualche mese orsono i Fontaines avevano già sfidato l’improbalità con una versione di ‘Cello Song di Nick Drake. Si tratta di una eterea canzone in teoria lontanissima dalle loro corde, eppure abilmente ripresa in una sinuosa chiave rock. Quanto a Chatten, si dimostrava vocalista più duttile del previsto (anche se l’accentone irlandese al posto della delicata dizione Cambridge di Drake un po’ strano risultava).

Gli esiti di Chaos For The Fly

Adesso Chaos For The Fly dimostra in modo definitivo che quei timori erano infondati. Chatten ha elaborarato  le canzoni del disco insieme al produttore del Fontaines Dan Carey nel corso di un paio di mesi liberi da impegni concertistici. Con loro un solo componente della band, il batterista Tom Coll (che si sente di rado) e pochi collaboratori, fra cui la vocalist Georgie Jesson. Chatten ha dichiarato che il lavoro è nato in un momento difficile della sua vita, fatto di “alienazione, isolamento e depressione”.

Date le premesse ci si aspetterebbe un lavoro oscuro e/o monolitico. Al contrario un elemento ben percepibile è proprio la varietà di situazioni sonore. Giusto per fare qualche esempio, si va dallo swing nostalgico di Bob’s Casino alla ballata voce e piano (sempre una prova difficile da superare) di All Of The People al folk in sile americano per chitarra acustica (e archi) di Salt Throwers Off A Truck. E alla fine arriva l’intensa (già dal titolo)  Seasons For Pain che commuoverà tutti coloro che rimapiangono la canzone d’autore inglese anni ’70 alla Ralph McTell.  A fungere da tratto comune è la voce di Chatten, che è sorprendentemente composta in The Score, ritorna stentorea in Last Time Every Time Forever e sfodera un bel cambio fra i due registri – che fa molto ben sperare per il futuro – in Fairlies.

I “maestri” di Grian Chatten

Diversi commentatori hanno citato come fonte d’ispirazione il Morrissey solista, ma viene anche da pensare a una figura d’artista travagliato (ben più di Chatten) approdato allla carriera dopo essere stato frontman di un gruppo, parliamo di Peter Perrett dei The Only Ones. Proprio pensando a Perrett il fascino di Chaos For The Fly sta nell’idea di canalizzare dolore e rabbia (“La gente è feccia/ lo dico e lo ripeto”) in canzoni dalla notevole qualità melodica. Ovvero un disco sofferente ma anche invitante.

A quanto pare si è trattato di una parentesi nella carriera di Chatten, una parentesi chiusa che potrebbe però aprire nuove prospettive ai Fontaines D.C. per il disco ‘definitivo’ della loro già brillante esistenza musicale.

Grian Chatten - Chaos For The Fly
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Nello scorso secolo e in parte di questo ha collaborato con Rockerilla, Musica!, XL e Mucchio Selvaggio. Ha tradotto per Giunti i testi di Nick Cave, Nick Drake, Tom Waits, U2 e altri. E' stato autore di monografie dedicate a Oasis, PJ Harvey e Cranberries e del volume "Folk inglese e musica celtica". In epoca più recente ha curato con John Vignola la riedizione in cd degli album di Rino Gaetano e ha scritto saggi su calcio e musica rock. E' presidente della giuria del Premio Piero Ciampi. Il resto se lo è dimenticato.

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