Jungle – Volcano

Il quarto album dei Jungle si intitola Volcano.

I Jungle festeggiano i dieci anni di carriera con l’uscita di Volcano (Caiola / AWAL). Erano apparsi inizialmente come un collettivo, pubblicando nel 2014 il LP omonimo, che contiene quello che a tutt’oggi resta il loro successo maggiore, Busy Earnin. Poi nel tempo si è appreso che si tratta di un duo di Shepherd’s Bush, Londra, Josh Lloyd-Watson e Tom McFarland, che agiscono come produttori e compositori, ma che ricordo di aver visto dal vivo circondati da strumentisti e vocalist in uno show ricco di energia. Dopo Jungle e prima di Volcano, ci sono stati il pur ottimo For Ever e nel 2021 Loving in Stereo, per alcuni un ritorno in forma, per me meno convincente dei primi due.

La musica, la registrazione, le collaborazioni

La formula di Volcano è lo stesso mix di soul, funk e disco che ha caratterizzato i precedenti; rispetto a Loving in Stereo, I Jungle lasciano da parte qualche cenno più rock. Lydia Kitto, polistrumentista inglese, è più presente che in passato nella composizione e nell’esecuzione, anche se Lloyd-Watson e McFarland non sono mai stati troppo ‘aperti’ circa l’economia del suono dei Jungle. In questo, oltre che nella musica proposta, assomigliano abbastanza ai prolifici Sault di Inflo. Volcano è stato scritto mentre i Jungle erano in tour per il precedente Loving in Stereo, con le registrazioni iniziate in un appartamento a Los Angeles prima di tornare a Londra e concludere il lavoro nei Metropolis Studios. L’album include collaborazioni con Erick the Architect, Channel Tres, Roots Manuva, Mood Talk e Bas.

Le nuove canzoni dei Jungle

All’inizio il disco ci tuffa in un mix di house, funk, soul in apparenza vintage, in realtà ben radicato nel presente: nessun disco della fine degli anni ’70, periodo di riferimento per questi suoni, suonava come i Jungle. Candle Flame con il rap melodico di Erick the Architect e una bella base soul riporta ai primissimi anni ’80 e ai primi suoni di un hip-hop ancora profondamente legato alla dance e alla disco. I’ve Been in Love con Channel Tres è forse la canzone migliore, immediatamente riconoscibile, seguita dalla quasi altrettanto bella Back On 74. Quando sono a questo livello, i Jungle raggiungono davvero l’apice della formula proposta.

Peccato che verso la fine il disco diventi un po’ troppo colonna sonora per serate lounge, piacevole sottofondo ma senza più troppo da dire. Risolleva decisamente il livello la conclusiva Pretty Little Thing, soul lento e avvolgente dove il flow di Bas si staglia sullo sfondo delle voci femminili. Alla fine, Volcano è un buon insieme di canzoni, con alcune perle e una generalizzata piacevolezza. Inutile cercare qualcosa di più, la musica dei Jungle un tempo sorprendeva, ora chiaramente la formula è nota, viene sfruttata bene ma l’intenzione è divertire/intrattenere piuttosto che graffiare.

Jungle – Volcano
7 Voto Redattore
0 Voto Utenti (0 voti)
Cosa ne dice la gente... Dai il tuo voto all'album!
Sort by:

Be the first to leave a review.

User Avatar
Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Show more
{{ pageNumber+1 }}
Dai il tuo voto all'album!

print

Mi piace la musica senza confini di genere e ha sempre fatto parte della mia vita. La foto del profilo dice da dove sono partita e le origini non si dimenticano; oggi ascolto molto hip-hop e sono curiosa verso tutte le nuove tendenze. Condividere gli ascolti con gli altri è fondamentale: per questo ho fondato TomTomRock.

Lascia un commento!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.