La Crus - Proteggimi Da Ciò Che Voglio

Tornano i La Crus con Proteggimi Da Ciò Che Voglio.

Forse fa parte dell’umana natura – o forse dell’educazione cattolica – sperare che le coppie siano indissolubili e quindi dolersi per la loro separazione. Mauro Ermanno Giovanardi e Cesare Malfatti sono una coppia il cui matrimonio artistico chiamato La Crus ha vissuto alti e bassi frequenti e dalle modalità anche inusuali, incluso il celebre “andiamo al Festival di Sanremo, ma non stiamo insieme”.

Ricapitolando, lo scioglimento ufficiale è datato 2008, poi ci sono stati l’appena citata apparizione sanremese con Io Confesso, una temporanea reunion nel 2019 e adesso un ritorno in scena ricco di belle intenzioni, incluso un album di studio intitolato Proteggimi Da Ciò Che Voglio (*) a ben 19 anni di distanza da Infinite Possibilità. La cosa ha fatto felici gli amici ‘cattolici’ di sempre, un po’ timorosi però che le intenzioni potessero tradursi in risultati non all’altezza del mirabile passato. E invece…

Gli esiti ‘socio-artistici’ del nuovo album

E invece questo nuovo disco emoziona e coinvolge come accadde sul finire del secolo scorso con l’opera prima La Crus e con il successivo Dentro Me (**).  Immutata è l’idea di una bellezza sonora oscura, pervasiva e perturbante, nuovo è il senso che questa bellezza sia sotto attacco. Lo dice una frase molto efficace della prima canzone, La Pioggia: “Come se raccogliere tutto fosse la mia piccola guerra”. Siamo impegnati in una guerra in difesa della possibilità di articolare il proprio vissuto “dentro l’inferno di un flusso di dati e di reti”. Forse per questa ragione compare un verso recuperato da un brano del primo album, La Giostra: “La vita normale è un passo più in qua”. Lì compariva nella desolata La Giostra, qui nell’apocalittica Mangia Dormi Lavora Ripeti (***). Come a dire che se una volta si poteva guardare il mondo con un qualche  distacco, oggi nel mondo bisogna starci dentro, anche se ci si sta male. Ed è un dovere raccontare questo male che avvelena persino le relazione sentimentali:  “il rapporto tra di noi è anche quello economia”.

Possiamo allora dire che sono sempre canzoni da una stanza quelle dei La Crus, ma stavolta ci sono più finestre aperte. Questa sensazione di luce arriva anche da musiche, arrangiamenti e produzione (dove, insieme a Malfatti intervengono Matteo Cantaluppi, Alessandro Cremonesi e Paolo Milanesi). Le  situazioni sonore si muovono fra rock ‘esistenzialista’, lontane reminiscenze trip hop, autorialità vintage e un’immutata sapienza melodica che sembra arrivare senza fatica al ritornello bello e coinvolgente, come accade in Discronia, La Rivoluzione, Mangia Dormi Lavora Ripeti e nella title track. Se volete un esempio di come “pop pensante” non sia un ossimoro (e nemmeno un ricettacolo di facile retorica simil-politica), eccolo qui.

Otto nuove canzoni e due classici in Proteggimi Da Ciò Che Voglio

Nell’edizione fisica dell’album, per il momento solo in vinile, agli otto pezzi nuovi si aggiungono, in forma di 45 giri, le riedizioni  di due classici del repertorio La Crus. Si tratta di  Io Confesso, con la voce di Carmen Consoli (già uscita come singolo), e Come Ogni Volta, che vede la presenza di Colapesce e Dimartino. Fa piacere sentirle e lasciar andare il turbine delle memorie, anche se, proprio per questo, resta difficile dimenticare gli originali.

Detto che Giovanardi canta con maggiore asciuttezza rispetto al passato, per il resto i La Crus sono sempre i La Crus. Potrebbe suonare come una mezza critica, però è così bello ritrovarli dopo tutto questo tempo che va bene così, va benissimo. E adesso ragazzi (ex…) continuate almeno per un po’.

 

(*) Il titolo dell’album riprende quello di un’opera dell’artista visuale statunitense Jenny Holzer, Protect Me Fom What I Want,  che già ispirò una canzone dei Placebo

(**)  Entusiasta dei primi due album, chi scrive non fu mai troppo convinto del terzo (Dietro La Curva Del Cuore). Lo scrisse in una recensione per una testata di un certo peso e Giovanardi un poco se ne dispiacque. Seguì dibattito al primo incontro.

(***)  Anche qui vi fu un piccolo dibattito a proposito del “passo più in qua” che forse poteva essere “più in là”.

 

La Crus - Proteggimi Da Ciò Che Voglio
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Nello scorso secolo e in parte di questo ha collaborato con Rockerilla, Musica!, XL e Mucchio Selvaggio. Ha tradotto per Giunti i testi di Nick Cave, Nick Drake, Tom Waits, U2 e altri. E' stato autore di monografie dedicate a Oasis, PJ Harvey e Cranberries e del volume "Folk inglese e musica celtica". In epoca più recente ha curato con John Vignola la riedizione in cd degli album di Rino Gaetano e ha scritto saggi su calcio e musica rock. E' presidente della giuria del Premio Piero Ciampi. Il resto se lo è dimenticato.

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