L’ascesa di Lil Baby sigillata da My Turn.
Cogliamo l’occasione dell’uscita di Lil Baby in favore del Black Lives Matter per parlare del suo My Turn, grande successo delle classifiche americane, riedito di recente in versione deluxe.
È stato notato come il movimento sia privo di una colonna sonora, nel senso che gli interpreti della black music generalmente interessati a questi temi sono rimasti in silenzio. Certo, ci sono i riferimenti di Run the Jewels 4, ma fortuiti visto che il disco è stato scritto prima, mentre non abbiamo pezzi scritti per l’occasione, come testimonia la polemica fra Noname e J. Cole, originata da un tweet della prima che criticava i “rapper più popolari” per non aver usato la loro visibilità a supporto del Black Lives Matter.
The Bigger Picture
Fra le poche eccezioni appunto Lil Baby, che ha avuto un anno fantastico con My Turn, apprezzato più dal pubblico che dalla critica, e che ha tirato fuori una buona canzone, The Bigger Picture, accompagnata da un video; è il caso di notare il testo dai toni moderati, più Martin Luther King che Malcolm X. Tutto si può dire di Lil Baby tranne che sia un rapper “impegnato” – se non a fare musica e inanellare successi – però il tentativo è riuscito.
My Turn: Lil Baby from rags to riches
My Turn racconta infatti l’ascesa del venticinquenne di Atlanta, dalla miseria e i guai con la giustizia fino all’affermazione nella trap. La produzione è affidata a un gruppo di nomi nemmeno troppo noti che l’hanno accompagnato nelle prove passate; offrono un suono come spesso accade nel genere troppo uniforme, ma con molti buoni momenti.
Pregi e difetti
Lil Baby è bravo, più della media dei suoi colleghi. A My Turn manca solo la capacità di discernere: troppe canzoni, venti nella versione normale che salgono a ventisei in quella deluxe. Una bella sforbiciata avrebbe aiutato a mettere in evidenza i momenti migliori, come Emotionally Scarred e Sum 2 Prove, o Forever con Lil Wayne, che ripaga Lil Baby per l’ottimo duetto su I Do It per Funeral. Altre collaborazioni chiamano in causa Young Thug, Lil Uzi Vert, Gunna, Future e così via, ma Lil Baby ha abbastanza personalità anche da solo.
Insomma un disco troppo affastellatore eppure piacevole anche sulla lunghissima durata. E non è poco.
Be the first to leave a review.