Recensione: Manlio Maresca & Manual For Errors - Noisy GamesAUAND - 2020

È ancora No New York con Manlio Maresca & Manual For Errors: Noisy Games.

L’uscita sul finire degli anni’70 della compilation No New York, furbescamente assemblata e nominalmente prodotta da Brian Eno, ci rivelò che esisteva un sottobosco di musica “altra” che difficilmente avremmo ascoltato se il disco non fosse uscito con quel nome come produttore e quella indimenticabile copertina. Le quattro band coinvolte furono davvero seminali e, nelle loro successive evoluzioni, dimostrarono che la cosidetta No Wave non era solo urgenza espressiva di tradurre il nichilismo in suono ma colta rappresentazione del secolo a venire e che avrebbe figliato in direzioni assolute e contrarie.

Recensione: Manlio Maresca & Manual For Errors - Noisy Games
AUAND – 2020

Ecco quindi che mi trovo a parlare di Manlio Maresca che quell’aria non solo la ha respirata a pieni polmoni ma la ha talmente ben metabolizzata da presentarsi, alla fine di questo anno indefinibile, accompagnato dal suo quintetto denominato programmaticamente Manual For Errors, con un lavoro, Noisy Games, che di quei germi e del loro fiorire ha ben compreso quando raccoglierne e distribuirne i frutti.

Un disco libero dalle convenzioni

Noisy Games merita attenzione; diciamo subito che potrà essere apprezzato sia dagli estimatori di John Zorn e James Chance (con il quale Maresca ha anche suonato!) ma anche dai jazzofili più puristi e seguaci di Albert Tyler e dei figliocci Lounge Lizard e, finanche, persino dagli estimatori del Frank Zappa più intrigante dei primi album sia con le Mothers che da solista. Si è fatto tanto parlare di una rinascita del jazz con fenomeni tipo Kamasi Washington,ma la cosa sorprendente è che trovo più purezza primordiale e rispetto dei (non) canoni del genere nell’ascolto degli otto brani che compongono questo disco che non nelle emissioni di nomi che, supportati da grande promozione, altro non fanno che riscaldare minestre fredde nate invece come piatti da gourmet.

I Noisy Games di Manlio Maresca & Manual For Errors lasciano il segno

Poliritmie e cambi repentini di ritmo, improvvisate svolte senza mettere la freccia, un chitarrismo maleducato ma perfettamente nel contesto, unito al sapiente uso dei fiati e alla precisione metronomica della batteria, si intersecano senza risultare presuntuosi esercizi di stile e formano un coagulo sonoro mai prossimo allo sbadiglio, montagne russe montate in stretti club notturni dove si tira tardi e si esce su gambe sghembe seppur sobri.

 

Si potrebbe dire che questo è il vero secondo disco di John Lurie e delle sue lucertole da bar ma si rischierebbe di sminuire l’enorme talento che si cela dietro questa formazione e il suo leader. Quindi ci si accinga al più presto, se sedotti dalle influenze e curiosi di ascoltare musiche per il corpo e per la mente, a cercare l’oggetto sonoro e dimenticarsi, durante l’ascolto, di essere prigionieri di questo tempo e di questo pianeta.

Manlio Maresca & Manual For Errors - Noisy Games
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Collaboratore per testate storiche (Rockerilla, Rumore, Blow Up) è detestato dai musicisti che recensisce e dai critici che non sono d'accordo con lui e che , invece, i musicisti adorano.

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