Tom Excell in compagnia di strumentisti e cantanti dà vita a Nubiyan Twist – Freedom Fables.
Terzo album (Freedom Fables) per il gruppo originario di Leeds, oramai di base a Londra, primo senza la co-fondatrice e vocalist Nubiya Brandon (ma il nome deriva da un brano di Lauryn Hill in cui si cita un tipo di acconciatura, il Nubiyan Twist appunto).
Un disco eclettico
Adesso a tenere il timone di questo collettivo di nove musicisti è rimasto il produttore e chitarrista Tom Excell. La barra è saldamente puntata verso l’afro-jazz venato di ogni etichetta vi venga in mente: Soul, Hiphop, Afrobeat, Dub, Reggae, Ska, Electronic. Per supplire all’assenza di una cantante titolare, in ogni brano c’è un ospite diverso. Convince molto il ghanese Pat Thomas in Ma Wonka, meno il rapper Soweto Kinch (protagonista invece di un dignitoso assolo di sax alto) in Buckle up.
Cherise, premiata come Vocalist Of The Year al Jazz FM Awards del 2019 è presente in tre brani: non procura grandi emozioni né in Tittle Tattle, né in Flow (che ricorda molto gli Swing Out Sister); più centrata e a fuoco in Keeper, merito anche di uno dei brani migliori dell’album. Più prevedibile l’incontro all’insegna del dancefloor con KOG (cantante dei K.O.G. & The Zongo Brigade), così come non lasciano il segno Ego Ella May in 24-7, Ria Moran in Morning Light e Nick Richards nella chiusura di Wipe Away Tears.
Le parti vocali di Nubiyan Twist – Freedom Fables non convincono molto
La sensazione è che la band sembri più a suo agio nei momenti strumentali, quasi che la spasmodica ricerca di una voce a cui affidarsi non sia un’autentica esigenza espressiva. ma più un bisogno dell’ufficio marketing. Alla fine il risultato è piacevole al primo ascolto, anche se difficilmente ne seguirà un altro.
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