Roddy Ricch prova a bissare il successo di Please Excuse Me for Being Antisocial con Live Life Fast.
Al principio del 2020 un esordiente Roddy Ricch aveva creato una certa sensazione con Please Excuse Me for Being Antisocial e il singolo The Box. Ascrivibile all’universo dei pop-trapper in autotune, che è a dire il vero assai affollato e appiattito su livelli piuttosto basso, il rapper di Compton mostrava qualità vocali non comuni e una serie di beats piuttosto buoni, che lo elevavano al di sopra della mischia.
I nuovi partners di Roddy
Come la squadra, anche la formula vincente non si cambia. Con il nuovo Live Life Fast, Roddy Ricch ci riprova esattamente nello stesso modo. Ci sono diversi compagni di viaggio a sostituire le collaborazioni con Boogie Wit da Hoodie, Lil Durk, Meek Mill, Mustard ci sono nomi di buon peso e in maggior numero, a significare lo status raggiunto: e dunque Future, Takeoff, 21 Savage, Kodak Black, Lil Baby, Jamie Foxx, Lil Baby, e forse dimentico qualcuno. L’unico a tornare è Ty Dolla Sign.
Live Life Fast è una buona conferma per Roddy Ricch
Rispetto al disco precedente ci sono differenze veramente significative. La prima sta nel fatto che manca un singolo di immediato impatto come The Box, anche se diversi pezzi, a partire dall’iniziale Thailand (dopo l’Intro) si potrebbero proporre; si posiziona bene anche la penultima, ottima Late at Night. E poi manca l’effetto sorpresa: una mossa per elevare il gioco sarebbe stata migliorare rispetto al primo, ma Roddy Ricch si accontenta di fare bene. E in questo riesce, mi pare innegabile: Live Life Fast è meglio di molto di quello che viene fuori nel settore, soprattutto per la volontà di variare ritmi e atmosfere. Al solito, anche la voce è più vivace, meno ripetitiva della media dei rivali.
A volte manca una reale costruzione dei pezzi (Crash the Party) mentre le collaborazioni apportano spesso e non sono soltanto nomi: Murda One con Fivio, Hibachi con 21 Savage e Kodak Black, Don’I con Gunna, soprattutto l’oscura Paid My Dues con Takeoff, il momento migliore del disco. Di ambizioni certo Roddy Rich ne ha, anche a giudicare dal video di Late At Night, con i richiami a Michael Jackson e a molte figure storiche dell’hip-hop. Dunque bene e a tratti anche benissimo, sempre molto meglio della media, ma alla lunga anche la formula vincente dovrà cambiare per non suonare trita.
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