Stacey Kent si conferma artista poliedrica in Songs from Other Places.
Una recensione forse un po’ fuori dal solito radar per tomtomrock. Stacey Kent, del New Jersey, è una cantante di jazz e gran parte della sua discografia si attesta nei confini del genere. Oltre ad essere una raffinata interprete di standard e di musica brasiliana, talvolta diverge dal cammino per prendere, almeno in parte, altre direzioni. Così è successo per il suo album in lingua francese, Raconte-moi… che conteneva canzoni di artisti francesi come Barbara, Benjamin Biolay e la versione francese di Águas de Março fatta da Georges Moustaki. Tra l’altro la Kent è musicalmente poliglotta e si produce anche nell’italiano, oltre a padroneggiare il francese e il portoghese brasiliano (anche in questo disco). Tra le sue recenti collaborazioni spicca la frequentazione con lo scrittore inglese Kazuo Ishiguro (Quel Che Resta del Giorno). La Kent ne ha infatti inciso alcuni testi, messi in musica dal marito, il sassofonista Jim Tomlinson.
Il repertorio di Songs From Other Places
In Songs From Other Places (Candid) sono presenti tre brani composti dal duo, ma soprattutto c’è la beneaugurante I Wish I Could Go Travelling Again, che ha avuto un certo successo nei paesi di lingua inglese per il suo contenuto, ovvero la speranza di fine pandemia. Si tratta di un brano a metà tra American Songbook e Bossa Nova, dove l’interplay tra la voce della Kent e il piano di Art Hirahara è particolarmente efficace.
Va detto che, tranne piccoli interventi, tutto il disco è un duetto tra voce e piano, ma la selezione è molto scorrevole grazie anche ad un terzetto di brani un po’ fuori, diciamo, dagli standard… Oltre alla My Ship dai musical di Kurt Weill c’è un omaggio al genio dei Beatles, ovvero una versione ben riuscita di Blackbird, e il rifacimento di American Tune (il brano di Paul Simon vagamente patriottico) canzone che sembra anch’essa portare un messaggio di speranza. Pollice in alto anche per la bellissima Landslide, un brano spesso sottovalutato che viene dal repertorio dei Fleetwood Mac, dove lo interpretava Stevie Nicks.
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