Nothing Lasts Forever: i Teenage Fanclub mettono le mani avanti?
In una recente intervista un componente dei Teenage Fanclub si interrogava sullo scarso seguito della band, che ha un pubblico affezionato ma piuttosto ristretto. I “Fannies” condividono questa situazione con un grandissimo nome del passato: gli XTC della coppia Andy Partridge-Colin Moulding. Nonostante l’entusiasmo della critica, il gruppo ha sempre ottenuto una blanda risposta commerciale, pur avendo prodotto dischi bellissimi come Bandwagonesque (1991), Songs From Northern Britain (1997) e il più recente Here (2016).
Secondo disco con formazione a cinque per la band scozzese
Con Nothing Lasts Forever (Pema Records) il gruppo consegna il secondo lavoro (dopo Endless Arcade) della nuova formazione a cinque, orfana dello storico fondatore Gerard Love. Dei tre compositori e cantanti originari rimangono, a sobbarcarsi il lavoro compositivo, solo Norman Blake e Raymond McGinley. Quest’ultimo si occupa anche della parte chitarristica, con il beneplacito di Blake, che dice: “Raymond sa già che assolo fare, anche nei brani scritti da me…”.
Riferimenti al tempo che passa sono distribuiti in grande quantità nei testi, e il titolo dell’album è piuttosto fosco, quasi, viene da dire, di cattivo augurio. D’altronde la Scozia, si sa, può essere fonte di grande malinconia quanto ricca di fascino, mentre i due leader si avvicinano al traguardo dei sessant’anni. Le dieci canzoni fluttuano nel mare magnum della consueta ispirazione del gruppo; ci sono quindi impasti vocali byrdsiani e l’eco sempre presente dei seminali Big Star. Questa volta, nella scaletta, sembrano liberarsi sonorità meno frequentate, come nella vagamente floydiana Middle Of My Mind, qualche accenno al folk-rock britannico (Tired Of Being Alone) o, in Self Sedation, persino un omaggio agli America…
A dispetto del titolo, Nothing Lasts Forever dice che i Teenage Fanclub possono ancora durare
Grande classe, come sempre, con solo un po’ di freschezza in meno, giustificata in parte dal lungo percorso dei Teenage Fanclub. Ma la musica si mantiene integra: un pop intelligente, genuino e piuttosto confortante. Nothing Lasts Forever è perfetto per l’autunno in cui si presenta e per tutti i momenti di transizione, come quello che sta vivendo la band dopo il riassetto della formazione.
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Fausto Meirana
Recensore di periferia. Istigato da un juke-box nel bar di famiglia, si cala nel mondo della musica a peso morto. Ma decide di scriverne solo da grande, convinto da metaforici e amichevoli calci nel culo.
